Matteo Salvini con Giorgia Meloni (Foto Ansa)

L’aria che tira sui giornali. Europee: conto salato per i candidati. Ed è già parapiglia Meloni-Salvini

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Nel frastuono della guerra palestinese comincia a fare breccia sui giornali l’ormai prossima scadenza delle Europee, un tagliando elettorale che la Meloni – lo dicono già i sondaggi – dovrebbe poter vincere a mani basse.
Il che non esclude però che possano sorgere intoppi, soprattutto a causa di una Lega – scrive il Corriere della Sera – che “si allarga troppo” nei territori, a partire dal Trentino e dalla Sardegna e domani in chissà quante altre regioni. Il che sta dando alla premier qualche travaglio perché, a differenza di lei, ministri e parlamentari di Fratelli d’Italia, dicono i sondaggi, non è che godano oggi di larghi consensi.
Con l’aggiunta di un altro problema non da poco. Il costo di una campagna elettorale che si aggira intorno ai 50 mila euro a cranio e che difatti ha spinto l’irriducibile Salvini ad “attivare”, in Brianza e altrove, forse mai come questa volta, il canale delle “donazioni”.

Ma non è che l’opposizione dei dem di Elly Schlein oggi stia meglio. E fa chiasso l’intervista che oggi al destrissimo quotidiano Libero ha concesso l’ex segretario di Rifondazione, Fausto Bertinotti, secondo il quale oggi “la sinistra non c’è” e le manifestazioni di piazza della Schlein “sono solo selfie e le proteste dei dem ininfluenti”.
Facile immaginare le accese e più che giustificate reazioni a questa estemporanea sortita di un leader che tempo fa era molto ascoltato.