Dall’inizio del conflitto israelo-palestinese morti almeno 50 giornalisti

Condividi

Almeno 50 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Hamas il mese scorso.

Ad annunciarlo -riporta Adnkronos – è stato il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) citando inoltre il record negativo del mese che ha fatto più vittime tra i giornalisti da quando l’organismo che si batte per la libertà di stampa ha iniziato a monitorare il numero di attacchi e di morti, nel 1992.

Il bilancio delle vittime, in crescita, ha segnato una “triste pietra miliare” – riferisce il Cpj – e supera di gran lunga i 15 giornalisti uccisi nella guerra in corso in Ucraina. Nella giornata di sabato sono 5 i giornalisti rimasti uccisi, il secondo giorno più mortale del conflitto. Il giorno peggiore di questa guerra resta il 7 ottobre, quando Hamas ha lanciato il suo attacco terroristico contro Israele, e quando sei giornalisti sono stati uccisi.

Il CPJ ha detto di aver verificato le notizie parlando con fonti nella regione e leggendo i resoconti dei media. Non è chiaro se tutti i giornalisti uccisi stessero coprendo il conflitto al momento della loro morte.