‘Prima Comunicazione’ con l’edizione 2023-2024 del ‘Grande libro dell’Informazione‘ è in edicola dal 29 novembre a Milano e dal 30 a Roma e a seguire nel resto d’Italia.
Mensile e allegato sono disponibile in digitale, per pc, smartphone e tablet.


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La copertina
Venerdì 3 novembre, Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova di Venezia e Mestre, Corriere delle Alpi, Messaggero Veneto, Il Piccolo sono usciti con una sovracopertina che con il titolo “Diamo voce al Nord Est” annunciava il passaggio dei sei quotidiani dal vecchio editore Gedi al nuovo gruppo editoriale Nord Est Multimedia.
Il servizio di copertina di Prima è dedicato alla più clamorosa compravendita di quotidiani degli ultimi anni, uno degli eventi che segneranno il mondo dei media.
Imprese locali strategiche per il Paese, come si vede tra i soci di Nem, hanno deciso che è venuto il momento di contare anche sul fronte dell’informazione. Raccontiamo perché in un lungo servizio, che partendo dallo scenario socio politico del Triveneto, in cui si sviluppa l’avventura editoriale di Nem, descrive le strategie della nuova media company e chi sono i giornalisti, che con ruoli diversi, ne sono gli attori.
Buttafuoco nel 1995
Attenzione accesa sulla Biennale di Venezia dopo la nomina alla presidenza da parte del Governo di destra di Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore, su cui si sono esercitati nei giudizi amici e nemici. Noi vogliamo dare un contributo originale con la bella intervista del 1995, trovata nell’archivio di Prima, fatta da Giordano Bruno Guerri, quando Buttafuoco a 31 anni si identificava come “fascista di sinistra” e parlava del “malafedissimo di Montanelli, per il quale è ancora valida la definizione di Longanesi: “Montanelli è uno stronzo, uno stronzo, uno stronzo”, perché è semplicemente in malafede, col suo turarsi il naso e i vari cambiamenti“.

‘La guerra uccide la verità’
E’ il titolo dell’intervista di Carlo Riva all’inviato di guerra del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi, fisso in Israele da dopo l’eccidio di Hamas del 7 ottobre a cui è seguita la guerra a Gaza.
E’ un racconto intenso, quasi autocoscienziale, in cui Cremonesi esprime il disagio per il lavoro del giornalista che vuole essere un testimone imparziale, quasi sempre incompreso.

Antisemitismo e informazione
In ottobre sono stati 44 i casi di antisemitismo in Italia che porta gli episodi finora registrati nel 2023 a 280, il numero più alto dal 2009. L’incremento si è avuto dopo il 7 ottobre, dopo il massacro perpetrato da Hamas e il successivo attacco di Israele a Gaza.
Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, è preoccupata e spiega perché si è sentita in dovere di inviare una lettera ai direttori dei principali giornali. “E’ stato un appello che intendeva richiamare alla responsabilità chi fa informazione su un tema davvero delicato: quanto sta accadendo dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre”, spiega. “Una responsabilità che riguarda anche il modo con il quale si titolano, si riportano le notizie e anche si scelgono le persone che si intervistano e si invitano a dibattiti televisivi”.

Il Mulino di Pombeni
Il nuovo direttore della autorevole rivista Il Mulino è Paolo Pombeni, storico e politologo. Con Prima traccia la linea del suo mandato: “Punteremo sull’aspetto analitico, lasciando sullo sfondo le prese di posizione. E senza correre dietro ai temi del momento”.
Il vanitoso Vanity Fair
Simone Marchetti, direttore del giornale che sta festeggiando i suoi primi vent’anni, spiega il segreto del successo: “L’effimero è l’unica cosa che riesce veramente a registrare il cambiamento ed è questa la magia che cerco di tenere viva”.
Storytelling, ecco Be Water
Podcast, video, eventi. Non solo un formato, ma un viaggio nello storytelling. Questo è Be Water, come lo racconta Barbara Salabè, ad della nuova società nata da una squadra di soci, capitanati da Guido Maria Brera, che vogliono lasciare il segno con una media company ad alto tasso di coinvolgimento civile.

Tv, la vittoria dei power brand
Da Fazio a Crozza, da De Filippi a Gruber: ecco quanto pesano i power brand nel bilancio degli ascolti, all’interno del politicizzato avvio di stagione autunnale.
L’Europa sfida i colossi del web
Siamo all’inizio di una battaglia epocale per cui è fondamentale sapere come funzionano le regole scritte nel Dma (Digital Market Act) e nel Dsa (Digital Services Act,) varate dalla commissione Europea e già oggi attive, e che le piattaforme digitali sono chiamate a rispettare.
Agenda 2030, lontani dagli obiettivi
Enrico Giovannini, presidente dell’ASviS, e protagonista dell’impegno per lo sviluppo sostenibile, racconta lo scoramento di fronte all’operato del nostro paese in merito agli obiettivi dell’Agenda 2030.
“Siamo fuori linea”.

Il futuro dell’auto e le minacce europee
Il forum Quattroruote Next ha fatto il punto con importanti testimoni del automotive (tra cui Luca de Meo ceo del Gruppo Renault, e Marco Tronchetti Provera) sullo stato di salute del comparto, dai rischi per il mercato alle condizioni per rendere la trasformazione funzionale a filiera e consumatori. “Serve un cambio di passo nelle strategie europee sull’auto elettrica”.
Raccontare le donne
La sfida di raccontare le donne senza tabù. Campagne in cui si parla di mestruazioni e di vulva che hanno suscitato polemiche e sono state rifiutate dalla Rai.
Michela Marabini da anni segue la comunicazione di Tena e Nuvenia. E spiega perché è fondamentale costruire un’educazione sulla sessualità nelle scuole (ma anche non alzare l’Iva degli assorbenti).
Company Talks
Come funziona l’idea di Andrea Dotti di fare delle storie di impresa una serie di contenuti sceneggiati, drammatizzati e raccontati in forma di monologo. Una nuova tipologia di contenuti tematici utilizzati dalle aziende per convention, formazione del personale, comunicazione.
Le frontiere del Mia
Il mercato internazionale dell’audiovisivo ha registrato il tutto esaurito, esplorando nuovi modelli e partnership, malgrado le assenze dei produttori israeliani e dei rappresentanti dello spettacolo in sciopero negli Stati Uniti.
Il Grande Libro dell’Informazione 2023- 24 è in edicola e online insieme a Prima comunicazione
