Gaffe del Mit nello spot sulla sicurezza stradale: protagonisti in auto senza cinture

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Tre i video contestati con storie parallele in stile sliding doors

Dopo le critiche e le molte ironie sulla Venere influencer e il suo #Opentomeraviglia, anche il debutto degli spot del Ministero dei trasporti sulla sicurezza stradale è stato contrassegnato da diverse polemiche.

L’obiettivo era quello di mettere in risalto comportamenti pericolosi tra quelli che creano maggiori incidenti stradali: l’uso di droghe, la distrazione per i telefonini, l’alta velocità. Ma i ragazzi usati per raccontare gli episodi, cercando di fotografare momenti di euforia, sono quasi sempre senza cintura.

I video

I tre spot, diffusi sui canali social del ministero, sono tutti e tre centrati sui comportamenti scorretti di un gruppo di ragazzi e ragazze che entrati in macchina in un caso fumano uno spinello, nel secondo si distraggono guardando lo smartphone e nel terzo decidono di fare una corsa ad alta velocità.
Alla fine dello spot l’immagine si sdoppia: da una parte il comportamento errato e l’incidente; dall’altra il diverso esito della serata se il guidatore rifiuta di fumare lo spinello, chiede di non essere disturbato o, come nel terzo caso, proprio non accende il motore e invita a prendersi una pizza.
“Non fare la scelta giusta, fai l’unica possibile” dicono i testimonial Giancarlo Fisichella, Elisabetta Gregoraci e Luca Campolunghi.
Peccato che poi in nessuna delle diverse situazioni ci siano le cinture di sicurezza.

Modifiche successive

Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti specifica che i filmati non sono ancora andati in onda sulla tv pubblica né è stata definita la loro effettiva programmazione.
Mentre il regista Daniele Falleri ha assicurato cambiamenti. “L’intento di questi filmati è e rimane educativo”, ha detto citato da Ansa. “Apporteremo quindi alcune modifiche affinché gli spettatori non vengano distolti dall’unico obiettivo che ci sta veramente a cuore: sensibilizzare tutti a contribuire, ognuno nel suo piccolo, a salvare vite umane”.

Critiche social e dall’opposizione

Sul tema, che ha raccolto molte critiche sui social, si è acceso anche l’interesse della politica. E’ intervenuto il capogruppo del Pd in commissione vigilanza Rai Stefano Graziano per chiedere al dipartimento per l’editoria di bloccare la nuova campagna sulla sicurezza stradale.
Lo stesso hanno fatto con una nota un gruppo di deputati del M5s, attaccando Salvini: “Guardando bene la pubblicità tutte le persone nell’auto sono senza cinture di sicurezza allacciate. Uno spasso: è la mesta conferma che Salvini e sicurezza stradale sono due rette parallele destinate a non incontrarsi mai”.