La nazionale tedesca di calcio lascia Adidas per Nike. Il cambio diventa un caso politico

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Dopo 70 anni di sodalizio è la fine di un’epoca. Ma alla soffisfazione (anche economica) della federazione si contrappone la protesta dei politici

Dopo 70 anni finisce il sodalizio tra la nazionale tedesca e l’Adidas. A partire dal 2027, infatti, il nuovo sponsor tecnico – per le squadre maschili e femminili – sarà Nike.
Nessun dettaglio sul valore economico dell’accordo, che dovrebbe durare almeno fino al 2034. Handelsblatt ha parlato di un incasso da 100 milioni l’anno per la federazione. In ogni caso, anche senza ufficialità, non è difficile pensare che possa avere un valore almeno superiore ai 50 milioni l’anno pagati da Adidas dopo l’ultimo rinnovo del 2016.

70 anni

Fondato da Adi Dassler, il marchio con le sue tre strisce ha vestito la Nationalmannschaft dagli anni 50, accompagnandola nei suoi 4 trionfi mondiali e 3 continentali, così come ha vestito la nazionale femminile, tra le più titolate della storia del calcio femminile con 2 mondiali e 8 europei. Ma ora è tempo di cambiare pagina.

Ma la politica arriccia il naso

“Siamo colpiti dalla visione del nostro nuovo partner, Nike”, le parole della DFB, annunciando l’accordo, parlando di politica per lo sport per tutti e di particolare attenzione al calcio femminile.
L’entusiasmo, però non sembra essere condiviso fuori dai campi e anche la politica si è scomodata a commentare l’accordo.

Se il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, non sembra dar peso alla cosa, perchè “l’importane è fare tanti goal”, sono diversi a vederla diversamente, scomodando anche questioni di patriottismo.
“Faccio fatica a immaginare la maglia tedesca senza le tre strisce” e ci vorrebbe “un po’ più di patriottismo locale”, il commento del ministro tedesco dell’Economia Robert Habeck (Verdi).
Anche il leader dell’opposizione Cdu, Friedrich Merz, ha definito la scelta “non patriottica”. Cambiare fornitore dopo decenni per “motivi puramente economici” è per Merz “del tutto incomprensibile”.
Markus Soeder (Csu) ha detto che il calcio tedesco è una questione di patria e “non una pedina nelle battaglie aziendali internazionali”.
Il ministro tedesco della Salute, Karl Lauterbach della Spd, ha scritto su X: “Adidas non dovrebbe più essere la maglia della nazionale di calcio? Un’azienda statunitense al suo posto? Penso che sia una decisione sbagliata”.