Consiglio di amministrazione di Auditel e, domani, 23 aprile, Assemblea del JIC della tv che potrebbero essere considerati storici, con il passaggio di consegne tra l’attuale presidente Imperiali, e il presidente di Upa, che passerà a luglio il testimone di guida degli spender a Marco Travaglia. Paolo Lugiato confermato nel ruolo operativo? Tutte le ‘audi’ in discussione?
La tradizionale relazione annuale di Andrea Imperiali alla Camera sull’andamento delle attività di Auditel, con la fotografia sul sistema dei media nazionali ed il loro rapporto con il quadro globale è stata molto probabilmente l’ultima di una storica presidenza. Quella che ha rinnovato più profondamente l’istituto di rilevazione delle audience della tv, mettendo in sicurezza la total audience e ponendo le basi definitive per la misurazione total campaign degli investimenti pubblicitari.
Al suo posto – quando si vociferava che Imperiali potesse lasciare l’incarico – si faceva una gran fatica a trovare l’identikit giusto per la successione. Difficile, in particolare, appariva trovare una figura della stessa ‘gravitas’ istituzionale, che avesse cioè relazioni e consuetudini con la politica e le authority e, quindi, autorevolezza e peso da spendere anche nell’interlocuzione con i broadcasters e principali soci finanziatori della ricerca.

Alla fine, forse inaspettata dai più, si è trovata la quadra. Imperiali si dimette, domani l’assemblea dovrebbe votare la presidenza di Lorenzo Sassoli De Bianchi, che a luglio lascerà l’incarico di presidente dell’Upa a Marco Travaglia. A svolgere il ruolo dal punto di vista più operativo con i gradi di dg dovrebbe essere ancora Paolo Lugiato.
Nel documento annuale pubblicato anche da Prima, a leggere tra le pieghe, qualche sentore che nel messaggio ci fossero i prodromi dell’addio. Nella relazione non mancano riferimenti alla politica del settore che svelavano come fosse alla fine del suo percorso. Recita invece così il comunicato ufficiale di Auditel.
Il comunicato ufficiale
Il Consiglio di amministrazione di Auditel S.r.l. comunica che in data odierna il Presidente Andrea Imperiali di Francavilla ha rassegnato, irrevocabilmente, le proprie dimissioni, così motivandole:
“Dopo otto anni di intenso e appassionante impegno alla guida di Auditel, sono giunto alla determinazione che fosse tempo di lasciare ad altri la guida della Società, al cui vertice fui chiamato per gestire, con criteri manageriali, una situazione di crisi apertasi con l’incidente occorso alla privacy di alcuni panelisti. Con il completamento del terzo mandato, ritengo di aver puntualmente assolto i compiti che mi furono assegnati il 5 febbraio del 2016: il piano strategico è stato realizzato nella sua interezza, rendendo Auditel un’azienda trasparente e moderna; è stato progettato ed installato il SuperPanel™, il campione di 16.100 famiglie più grande al mondo in rapporto alla popolazione; Auditel è rapidamente diventata un riferimento tecnologico all’avanguardia, realizzando infrastrutture innovative per rispondere all’evoluzione del mercato; è stata traguardata la Total Audience, la misurazione di tutti i contenuti su tutte le piattaforme e tutti i device, facendo della Società un modello a livello internazionale. Auditel, inoltre, dispone ora della piena proprietà intellettuale degli asset e degli strumenti di raccolta dei dati d’ascolto; infine, il fatturato è cresciuto, raggiungendo nell’ultimo esercizio il valore più alto della storia della Società, premiata da Great Place to Work come la migliore azienda italiana, con meno di 50 dipendenti, dove lavorare. L’intero percorso evolutivo di questi otto anni è stato realizzato in piena sintonia con le Autorità di regolazione, i rappresentanti del mercato e gli editori televisivi, che hanno supportato ogni sforzo nella direzione del cambiamento e dello sviluppo. A tutti loro va il mio ringraziamento più sentito e riconoscente. Ora, concluso il turnaround, ritengo sia opportuno, nell’interesse della Società, tornare ad avere una Presidenza di carattere meno operativo e più di indirizzo, com’è nella natura di ogni organizzazione a partecipazione diffusa: lascio al mio successore una squadra forte e coesa su cui potrà far leva per raggiungere nuovi e importanti traguardi”.