TikTok è offline negli Usa. Trump valuta proroga di 3 mesi: Deciderò lunedì

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TikTok è offline negli Stati Uniti. Almeno fino a quando Donald Trump non interverrà. Il Presidente rieletto, infatti, potrebbe sospendere il divieto per 90 giorni. Tutto è rimandato al 20 gennaio, il giorno del suo insediamento.

“La proroga è certamente un’opzione che prenderemo in considerazione. Dobbiamo esaminarla. Se deciderò di farlo, lo annuncerò lunedì”, ha già fatto sapere il tycoon. Opzione tra l’altro consentita dalla legge nel caso si verifichino specifiche condizioni. Inizialmente favorevole al divieto previsto dalla legge, Trump nel corso dei mesi ha cambiato posizione schierandosi a favore di un possibile salvataggio di TikTok. Tra le varie ipotesi sul tavolo . riporta Rainews – ci sarebbe anche l’eventuale acquisizione del social da parte di Elon Musk.

Nel frattempo alle 5, ora italiana, i server di Google, Oracle e Apple hanno cessato di ospitare i servizi del popolare social network cinese. Uno stop che entra nella storia americana come la prima piattaforma online vietata per legge. Anche gli “store”, cioè i siti da cui è possibile scaricare le App, hanno rimosso il servizio. Così Tiktok è stata messa offline dopo l’entrata in vigore della legge, espressamente voluta sulla scia delle “preoccupazioni sulla sicurezza nazionale relative alle pratiche di raccolta dati e alla sua relazione con un avversario straniero”. Il timore in sostanza è che i dati degli americani raccolti da TikTok, controllata dalla cinese ByteDance, finiscano in mano al governo di Pechino.

Ma ora sui tempi dello stop c’è l’incognita Trump. Che si tratti di una sospensione e non di una chiusura definitiva traspare anche dalla comunicazione del network agli utenti: “Ci dispiace che una legge che vieta TikTok entri in vigore il 19 gennaio e ci costringa a rendere il nostro servizio temporaneamente inaccessibile”, ma “stiamo lavorando per ripristinare il nostro servizio negli Stati Uniti il più rapidamente possibile”.

L’App è stata uno dei temi al centro del colloquio tra il tycoon e il Presidente cinese Xi Jinping. Inoltre, l’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew, sarà tra gli ospiti d’onore alla cerimonia d’insediamento di Trump. Una presenza che, secondo molti osservatori, è vista come una prova di forza contro l’amministrazione Biden.

La legge che vieta TikTok

La proposta di legge, firmata da Joe Biden, era stata approvata lo scorso aprile con 79 voti favorevoli e 18 contrari. Si tratta di una norma che blocca TikTok in caso di mancata vendita della piattaforma da parte dell’azienda ByteDance. Erano stati concessi 270 giorni di tempo affinché la controllante cinese cedesse il social network a una società statunitense o, in alternativa, cessasse le proprie attività negli Stati Uniti. La vendita, però, che non c’è stata. Dunque da qui ne è conseguita l’immediata sospensione entro i tempi stabiliti.

A nulla è valso il ricorso alla Corte Suprema. I nove giudici hanno stabilito che la “controversa” legge non viola il Primo Emendamento della Costituzione americana contro la libertà di espressione. Non a caso, invece, era stato fissato come deadline il 19 gennaio: un giorno prima della conclusione del mandato del presidente Biden. Secondo un funzionario vicino al dossier, la scelta dell’amministrazione uscente sarebbe stata mirata a lasciare la “patata bollente” a Trump.

Gli scenari possibili

Mike Waltz, futuro consigliere per la sicurezza nazionale, ha spiegato che la legge “consente un’estensione, a patto che ci sia un accordo fattibile sul tavolo”. In un recente incontro con il Ceo Shou Chew, Donald Trump ha dichiarato: “La piattaforma ha un posto speciale nel mio cuore”. Stando a quanto scrive il Washington Post, il presidente potrebbe emettere un ordine esecutivo per ritardare il blocco di 60-90 giorni consentendo ulteriori negoziati. Trump ha inoltre riferito di una conversazione positiva con il presidente cinese Xi Jinping, durante la quale sono stati affrontati temi come TikTok, commercio e sicurezza internazionale.

I ringraziamenti del Ceo di TikTok a Trump

“Ci siamo battuti per proteggere il diritto costituzionale alla libertà di espressione degli oltre 170 milioni di americani che ogni giorno utilizzano la nostra piattaforma per connettersi, creare, scoprire e realizzare i propri sogni. A nome di tutti noi di TikTok e dei nostri utenti in tutto il Paese, desidero ringraziare il presidente Trump per il suo impegno a lavorare con noi per trovare una soluzione che mantenga TikTok disponibile negli Usa. È una presa di posizione forte a favore del primo emendamento e un chiaro rifiuto di ogni forma di censura arbitraria” ha dichiarato il ceo di TikTok Shou Zi Chew.