“Questa settimana un atleta maschio in transizione, a un importante evento, ha vinto ‘tutto’ e si è qualificato per le finali statali – ha scritto Trump su Truth Social – Da maschio era un atleta mediocre. Da femmina è praticamente imbattibile. Non è giusto ed è totalmente umiliante per donne e ragazze”.
Con queste parole il presidente si è scagliato contro il governatore californiano Gavin Newsom e la California Interscholastic Federation (Cif), che sabato scorso hanno permesso a AB Fernandez di competere “illegalmente” nella categoria femminile.
Una delle atlete escluse non si è presentata alla premiazione, mentre alcuni genitori hanno parlato apertamente di “ingiustizia sportiva”.
Pressioni e minacce
Trump ha annunciato che parlerà direttamente con Newsom e ha ordinato alle autorità locali di impedire all’atleta di partecipare alle finali. Ha inoltre minacciato un blocco “su larga scala” dei fondi federali destinati alla California, accusando lo stato di violare le disposizioni del suo ordine esecutivo in tema di sport e identità di genere.
Reazioni dei leader californiani
Newsom e altri politici californiani si sono subito schierati dalla parte dei diritti dell’atleta, dichiarando che la California continuerà a difendere diritti civili e inclusione.
LaCif, da parte sua, ribadisce di seguire la legge californiana e le proprie linee guida.
Il Dipartimento dell’Istruzione ha già aperto un’indagine sulla vicenda. “Non permetteremo che i diritti civili delle donne vengano calpestati”, ha dichiarato Julie Hartman, portavoce dell’Ufficio per i Diritti Civili, confermando che l’indagine “prosegue con vigore”.
Foto (YouTube): AB Hernandez

















