Pete Hegseth, ex conduttore di Fox News e ora segretario alla Difesa degli Usa sta usando i social del Pentagono per promuovere se stesso, la sua agenda politica e religiosa, e per attaccare media e oppositori. Richiesta di aiuto del Guardian a sostenere il giornalismo indipendente per salvaguardare la democrazia.
Hegseth, l’ex volto televisivo di Fox & Friends Weekend, oggi a capo del Pentagono, ha rilanciato l’account “team di risposta rapida” su X, nato come progetto di comunicazione del suo predecessore Donald Rumsfeld per contrastare la “disinformazione” sulla guerra in Iraq, con uno scopo simile “Combattere le fake news!”.
Al momento però l’account è stato criticato per un tono eccessivamente adulatorio nei riguardi di Hegseth, e toni aspri e denigratori nei confronti di avversari politici e giornalisti non schierati.
Radicalismo e atletismo
Hanno destato particolare attenzione alcuni post in cui si trovano idee estremiste e in cui religione e culto della personalità attorno a Hegseth si mischiano.
All’indomani dei pesanti interventi militari nelle proteste di Los Angeles contro i raid anti-migranti si legge su X: “Chiariamo: Los Angeles brucia e i leader locali si rifiutano di intervenire. Tolleranza ZERO per chi attacca agenti federali che stanno solo facendo il loro lavoro.”
A seguire, un altro post ha attaccato il governatore della California Gavin Newsom, mostrando un’immagine di un manifestante con una bandiera messicana e un incendio sullo sfondo, con la didascalia: “La California di Gavin Newscum…”, dove “scum” indica “spazzatura sociale”.
In altri post si vede la fitness routine di Hegseth con lo slogan “Saremo in forma, non grassi”.
In altri ancora afferma di amare il Signore e deride chi lo accusa di aver creato un “servizio di preghiera e culto cristiano“ all’interno del Pentagono.
La difesa del Pentagono
Minimizzando gli attacchi a media e rivali politici, la portavoce del Pentagono Kingsley Wilson ha dichiarato, in una nota: “Gli americani si rivolgono ai media digitali e indipendenti perché non si fidano più dei media tradizionali nel raccontare la verità,”.
“L’Ufficio del Segretario della Difesa per gli Affari Pubblici sta abbracciando i media digitali, portando direttamente al popolo americano il nostro messaggio: Pace attraverso la Forza.”
“Pura disinformazione Maga”
Tuttavia il controllo diretto di Hegseth sulla strategia di comunicazione del Pentagono ha attirato l’attenzione di alcuni osservatori dell’estremismo.
Tra questi, Heidi Beirich, co-fondatrice del Global Project Against Hate and Extremism, sostiene che il segretario stia creando un vero e proprio braccio di propaganda per le sue politiche.
“Gli attacchi costanti ai media legittimi e ai fatti, con post urlati su X contro le ‘fake news’, sono la prova che questa è pura disinformazione Maga.” ha riferito Beirich al Guardian.
La ricercatrice ha inoltre sottolineato che l’invocazione della religione da parte di Hegseth è un’evoluzione preoccupante.
“Hegseth è un cristiano nazionalista convinto con una lunga storia di bigottismo. È anche membro di una rete di chiese guidata da Doug Wilson, un pastore ultraconservatore che una volta scrisse una difesa biblica della schiavitù.”
Inoltre, a maggio, durante il mese del Pride, il segretario alla Difesa ha deciso di cambiare nome alla nave Harvey Milk, che onorava un veterano della Marina e pioniere dei diritti LGBTQ+ a dimostrazione che “lui e i suoi alleati cristiano-nazionalisti sono apertamente anti-LGBTQ e, in particolare, anti-trans, e stanno imponendo la loro agenda religiosa alle forze armate.”
L’appello del Guardian
C’è molto in gioco
L’uomo più potente del mondo sta usando il suo incarico per punire le organizzazioni giornalistiche che non si piegano ai suoi ordini o che riportano criticamente le sue politiche. Le azioni di Donald Trump contro la stampa includono divieti, cause legali e la selezione diretta dei giornalisti ammessi alle sue conferenze.
Ma la minaccia globale contro la stampa è più grande di Trump.
Forze economiche e autoritarie in tutto il mondo stanno mettendo in discussione la capacità dei giornalisti di fare il loro lavoro. Una stampa indipendente, che chi è al potere non possa semplicemente ignorare o manipolare, è fondamentale per la democrazia. Figure come Trump e Viktor Orbán in Ungheria vogliono distruggerla tramite esclusione e controllo.
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Il nostro compito è fare in modo di non essere travolti mentre Trump cerca di dominare la narrazione. Dobbiamo concentrarci sulle storie che avranno il maggiore impatto sulla vita delle persone, tenendo testa ai potenti. Continueremo anche a parlare delle idee necessarie per costruire un mondo migliore: una ragione per sperare.
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