Trump taglia gli abbonamenti alle riviste scientifiche di istituti ed enti governativi

Condividi

Non solo i media main stream, anche la stampa scientifica diventa bersaglio dell’amministrazione Trump. Vittime dei tagli le testate del gruppo Springer Nature messe a disposizione di enti sanitari e non solo

La Casa Bianca ha annullato gli abbonamenti di diverse agenzie scientifiche statunitensi alle riviste del gruppo Springer Nature, uno dei maggiori editori scientifici al mondo con oltre 3.000 titoli tra cui le prestigiose pubblicazioni di Nature.

Scienza presa di mira

A riportare per la prima volta la notizia è stato il sito Axios. Il presidente Trump e la sua base Maga, ha ricordato la testata, hanno più volte preso di mira istituzioni accademiche e organizzazioni di ricerca considerandole la fonte della cosiddetta ideologia “woke”, bloccando i finanziamenti federali e in alcuni casi avviando azioni legali.
E non è un caso che sul sito di Science, commentando i tagli, sia messo in evidenza come la decisione segua “le recenti critiche da parte di funzionari dell’amministrazione che hanno accusato le riviste accademiche di parzialità”.

Chi è coinvolto dai tagli

Non ci sono dettagli precisi su quali agenzie ed enti siano coinvolti. I funzionari governativi hanno rilasciato dichiarazioni contrastanti sul fatto che il taglio includesse il più grande contratto di abbonamento con il governo statunitense, ovvero quello con i National Institutes of Health (Nih). Un’analisi del database USASpending.gov condotta da Science mostra che all’inizio di giugno il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) e il Dipartimento dell’Energia avevano già annullato gli abbonamenti a Springer Nature, per i quali avevano impegnato 3 milioni di dollari quest’anno.
Il database mostra che al 17 giugno almeno sette agenzie avevano contratti di abbonamento con Springer Nature, per i quali era prevista una spesa che arriva fino a 25 milioni di dollari. Di questi, circa la metà era per gli Nih.