Nessuna rassicurazione dalle parole di Exor, scrivono i rappresentati sindacali dei giornalisti, chiedendo alla holding di chiarire sulle reali intenzioni di disimpegnarsi dal gruppo editoriale
Una “assunzione di responsabilità”, con un chiarimento sul reale interesse a disimpegnarsi dal settore editoriale. E’ la richiesta che il coordinamento dei Cdr di Gedi ha fatto a Exor in merito alle voci rilanciate dal Foglio sul possibili trattative per la cessione del gruppo.
La holding della famiglia Agnelli-Elkann aveva scelto di arginare le indiscrezioni, precisando “di aver riscontrato numerose manifestazioni di interesse in questi anni, alle quali non è stato dato seguito”.
Ma le parole non hanno di fatto rassicurato i giornalisti delle testate.
Le parole dei Cdr di Gedi
“Con una nota del portavoce di Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, che controlla il gruppo editoriale Gedi, interviene sulle ripetute e insistenti indiscrezioni di una trattativa avanzata per la cessione del gruppo. La sua precisazione però non rassicura affatto i giornalisti di Repubblica, La Stampa, Gedivisual, Huffington Post, Radio Deejay, Radio Capital e Sentinella del Canavese”, ha spiegato in una nota i rappresentanti sindacali.
“Sostenere infatti che ‘in questi anni non è stato dato seguito a numerose manifestazioni di interesse’ è un fatto che non smentisce che, allo stato, non vi siano trattative in corso”.
“Il Coordinamento dei comitati di redazione delle testate Gedi – l’appello finale – chiede pertanto alla proprietà una chiara assunzione di responsabilità sul reale interesse a cedere in tutto o in parte testate Gedi e a disimpegnarsi da un gruppo editoriale che rappresenta un pilastro del sistema democratico di informazione in questo Paese”.