L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato un’istruttoria per analizzare e definire le metodologie di misurazione dei contenuti diffusi dalle piattaforme digitali.
Lo riferisce il Garante che ha varato una delibera (199/25/CONS) in proposito valutando che “la misurazione delle audience è fondamentale per la valorizzazione del mercato pubblicitario, la pianificazione degli investimenti e la valutazione del loro ritorno economico” ma rilevando che “permane una mancanza di standard condivisi e di metodologie certificate, indipendenti e verificabili per la misurazione sulle piattaforme digitali”.
Tale condizione, sottolinea il Garante, “può generare asimmetrie informative e possibili distorsioni di mercato. Tanto più alla luce del fatto che anche i dati Agcom evidenziano, da diversi anni, che la raccolta pubblicitaria su internet ha superato quella televisiva”.
Ciò “ha determinato un dibattito, tuttora in corso, tra i soggetti del mercato che l’Autorità segue con attenzione e su cui ritiene necessario l’avvio di un percorso conoscitivo che conduca eventualmente alla formulazione di indirizzi e prescrizioni. L’obiettivo è garantire dati di audience trasparenti, comparabili e affidabili prodotti secondo metriche certe e attendibili anche alla luce delle previsioni contenute nel nuovo Regolamento europeo sui media (EMFA)”.
“Si conferma così – commenta l’Autorità – il ruolo di garanzia dell’Agcom nel tutelare il preminente interesse pubblico alla correttezza dei dati di audience che concorrono al corretto funzionamento e sviluppo del mercato dei media e della pubblicità anche nell’ecosistema digitale”.
Per questo motivo, conclude la nota, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato un’istruttoria per analizzare e definire le metodologie di misurazione dei contenuti diffusi dalle piattaforme digitali (delibera 199/25/CONS).












