Marina Marzotto

Nasce Dedalus, alleanza di professionisti dell’audiovisivo

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Presentata al MIA Mercato Internazionale Audiovisivo la nuova alleanza dei produttori originari italiani

È stata presentata oggi Dedalus, l’Alleanza dei Produttori Originari Italiani, fondata da Carlo Cresto Dina, Nicola De Angelis, Nicola Giuliano, Marina Marzotto, Annamaria Morelli, Olivia Musini, Viola Prestieri, Rosario Rinaldo, Matteo Rovere, Riccardo Russo, Giuseppe Saccà, Nicola Serra e Riccardo Tozzi. L’obiettivo dell’associazione è valorizzare la figura del produttore originario all’interno del processo creativo e produttivo dell’industria audiovisiva e presso l’opinione pubblica.

Il produttore originario come motore creativo del sistema audiovisivo

Dedalus – spiega una nota – nasce per riaffermare la centralità del produttore originario come forza creativa e propulsiva del processo produttivo, riportandolo al centro del dibattito sull’innovazione del linguaggio cinematografico e audiovisivo contemporaneo. Il produttore originario individua le idee, ne guida lo sviluppo, segue la realizzazione e contribuisce a definirne l’identità artistica, assumendosi responsabilità tecniche, artistiche e finanziarie in tutte le fasi della filiera.

Un’alleanza di professionisti

L’iniziativa è aperta ai singoli professionisti, non alle aziende, perché nasce in rappresentanza della figura del produttore come individuo creativo. Dedalus intende porsi come luogo di confronto con gli autori – partner naturali del processo creativo – e con le associazioni delle imprese creative, limitatamente alla valorizzazione del ruolo del produttore. L’associazione ritiene che il pieno riconoscimento di questa figura sia strategico per la crescita qualitativa dell’intera industria audiovisiva italiana.

Obiettivi e attività di Dedalus

Per promuovere il riconoscimento e la formazione del produttore originario, Dedalus si propone di:

  • ideare e organizzare iniziative di valorizzazione dell’attività produttiva in Italia e all’estero, anche con programmi informativi e formativi rivolti a scuole, università e corsi di specializzazione;
  • promuovere attività di aggiornamento professionale per i soci;
  • partecipare alle principali manifestazioni di settore per favorire il dialogo con tutti i player dell’industria e promuovere una nuova consapevolezza sul ruolo del produttore originario.

«Tra i partecipanti all’Alleanza – ha spiegato Marina Marzotto – si è creata una forte coesione perché tutti sentiamo l’esigenza di chiarire cosa fa davvero un produttore originario per la nascita, lo sviluppo e la realizzazione di un film o di una serie televisiva. Siamo desiderosi di confrontarci con l’intera industria, certi che la valorizzazione del nostro ruolo porti beneficio a tutti».

Riccardo Tozzi ha aggiunto: «Abbiamo scelto il nome Dedalus perché il produttore originario è la guida che, con esperienza e professionalità, individua la strada migliore da percorrere. È la figura che, creativamente e produttivamente, pezzo dopo pezzo, trasforma un’idea in un’opera fruibile dal pubblico. Vorremmo che le giovani generazioni vedessero questo mestiere come un’aspirazione, perché in fondo ciò che facciamo è dare vita a un sogno».

Julie-Jeanne Règnault ha dichiarato: «Ci congratuliamo con i fondatori di Dedalus per un’iniziativa importante e tempestiva. All’interno dello European Producers Club crediamo che i produttori siano leader creativi e visionari, capaci di definire l’identità artistica delle opere. Rafforzarne la visibilità è essenziale per la vitalità del settore. Dedalus incarna pienamente questa missione e non vediamo l’ora di sostenere il loro impegno come parte di un più ampio movimento europeo».

Il produttore spagnolo Fernando Bovaira ha concluso: «In un momento in cui le nostre industrie vivono profondi cambiamenti, il ruolo del produttore europeo va spiegato e difeso più che mai: è la nostra arma più efficace per proteggere il patrimonio culturale. Un’iniziativa come Dedalus è quindi rilevante e significativa nel contesto attuale».