“Il Giro conta 200 milioni di audience con tutte le eccellenze italiane della filiera del ciclismo che si incontrano in un unico luogo risvolto”, ha aggiunto Matteo Zoppas presidente Ice, “quei due miliardi e cento milioni hanno sul made in Italy un ulteriore impatto di circa 350 milioni di euro”.
Ambito sociale e promozione del sistema paese sono gli altri due settori di grande impatto della kermesse ciclistica. È aumentata anche la crescita degli spettatori: è voglia di esserci ma anche esperienza positiva. L’impatto sociale, emerge dai dati di Banca Ifis, riguarda il benessere e l’educazione derivante dall’esperienza di aver assistito al Giro d’Italia. Ebbene un milione e 600 mila persone hanno dichiarato che il loro benessere è aumentato (84%), mentre il 23% ha detto che aumenterà la sua attività fisica.

79 milioni di euro di valore monetario l’impatto sociale positivo, quasi tre volte di quanto Rcs ha investito per centrare l’obiettivo.
La manifestazione da vita a una catena del valore che produce immagine per l’Italia e valore per il Made in Italy. Economia, sociale e istituzionale le tre gambe degli effetti del Giro. Effetti che dimostrano come la manifestazione Ciclistica sia a tutti gli effetti un ambasciatore del Made in Italy grazie anche alla collaborazione con l’ufficio Diplomazia dello Sport della Farnesina guidato da Silvia Marrara presente in sala.
Per finire un’anticipazione sul Giro d’Italia 2026: partirà dalla Bulgaria.
2 miliardi e cento milioni. Tanto vale il Giro d’Italia. Il dato è stato fornito dal presidente di Rcs Urbano Cairo nell’ambito del business forum “Giro d’Italia. Tra impatti economici e benessere sociale” che si è tenuto nella seconda giornata del Festival dello Sport di Trento. Il dato comprende l’impatto diretto nei giorni del Giro, l’impatto a medio termine che arriva a 18 mesi e l’export.
“Il Giro conta 200 milioni di audience con tutte le eccellenze italiane della filiera del ciclismo che si incontrano in un unico luogo risvolto”, ha aggiunto Matteo Zoppas presidente Ice, “quei due miliardi e cento milioni hanno sul made in Italy un ulteriore impatto di circa 350 milioni di euro”.
Ambito sociale e promozione del sistema paese sono gli altri due settori di grande impatto della kermesse ciclistica. È aumentata anche la crescita degli spettatori: è voglia di esserci ma anche esperienza positiva. L’impatto sociale, emerge dai dati di Banca Ifis, riguarda il benessere e l’educazione derivante dall’esperienza di aver assistito al Giro d’Italia. Ebbene un milione e 600 mila persone hanno dichiarato che il loro benessere è aumentato (84%), mentre il 23% ha detto che aumenterà la sua attività fisica.
79 milioni di euro di valore monetario l’impatto sociale positivo, quasi tre volte di quanto Rcs ha investito per centrare l’obiettivo.
La manifestazione da vita a una catena del valore che produce immagine per l’Italia e valore per il Made in Italy. Economia, sociale e istituzionale le tre gambe degli effetti del Giro. Effetti che dimostrano come la manifestazione Ciclistica sia a tutti gli effetti un ambasciatore del Made in Italy grazie anche alla collaborazione con l’ufficio Diplomazia dello Sport della Farnesina guidato da Silvia Marrara presente in sala.
Per finire un’anticipazione sul Giro d’Italia 2026: partirà dalla Bulgaria.












