Giornalista spinta a terra e arrestata dall’ICE a Chicago durante un raid

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Debbie Brockman viene poi rilasciata dopo alcune ore senza alcun capo d’accusa.

Venerdi mattina, durante un raid nella parte nord di Chicago, agenti incappucciati dell’Ice ICE (Immigration and Customs Enforcement) erano impegnati in un blitz per trovare immigrati da espellere.

Nei video si vede Debbie Brockman, montatrice e produttrice video dell’emittente televisiva WGN di Chicago, venire violentemente spinta a terra da due agenti, ammanettata e poi caricata su una macchina.

Ad un residente locale che sta filmando l’accaduto la giornalista, stesa faccia a terra, dice il proprio nome e aggiunge «Lavoro per WGN. Per favore, fatelo sapere.»

Si inaspriscono i raid dell’Ice a Chicago

Con l’inasprimento dei blitz della polizia anti-immigrazione sono aumentate le proteste dei cittadini, pronti a filmare quanto accade nei loro quartieri.

In un altro video, i presenti urlano contro gli agenti chiamandoli “fascisti” e intimando loro di “uscire dal nostro quartiere, uscire dalla nostra città”.

Gli agenti salgono sull’auto, che nell’allontanarsi urta di proposito un’altra macchina con il conducente ancora all’interno, portandole via parte del paraurti.

La testimonianza dei residenti locali

Stando a quanto riportato da alcuni abitanti che hanno assistito all’arresto, la polizia anti-immigrazione aveva preso di mira un piccolo gruppo di giardinieri e aveva arrestato un uomo di madre lingua spagnola che, in un altro video, appare ammanettato dietro il veicolo dell’Ice mentre Brockman viene bloccata.

«È stata la cosa più spaventosa che io abbia mai visto a Chicago in oltre vent’anni che ci vivo», ha detto Nancy Molden, residente del quartiere di Lincoln Square al Chicago Sun-Times

La dichiarazione delle forze dell’ordine

Tricia McLaughlin, del Dipartimento per la Sicurezza Interna, ha dichiarato: «La pattuglia di frontiera statunitense stava conducendo operazioni di controllo sull’immigrazione, quando diversi agitatori violenti hanno usato i loro veicoli per bloccare gli agenti nel tentativo di ostacolare e aggredire gli ufficiali federali.

Temendo per la sicurezza pubblica e per quella delle forze dell’ordine, gli agenti hanno usato il loro veicolo di servizio per urtare il veicolo di un sospetto e creare un varco.

Mentre gli agenti si stavano muovendo, Deborah Brockman, cittadina statunitense, ha lanciato oggetti contro il veicolo della pattuglia di frontiera ed è stata arrestata per aggressione a un agente federale.»

Il rilascio senza accuse

La WGN ha dichiarato che la propria dipendente è stata rilasciata dalla custodia federale alle ore 15 di venerdì e che non sono state presentate accuse a suo carico.

L’emittente sta ancora cercando e acquisendo i video che mostrano il momento precedente al suo arresto.

Il contesto

Trump ha autorizzato l’invio di 300 membri della Guardia Nazionale a Chicago lo scorso 4 ottobre, dopo aver reso noto a fine agosto di voler militarizzare con 2000 soldati le città storicamente a maggioranza democratica con la scusa di ridurre i tassi di criminalità.

In quell’occasione il governatore dell’Illinois, JB Pritzker, aveva risposto duramente: “Signor Presidente, non venga a Chicago. Non è né desiderato né necessario.”

Pochi giorni prima l’arresto di Brockman, i pubblici ministeri si sono visti costretti a ritirare le accuse contro alcuni manifestanti anti-ICE accusati di aver aggredito agenti federali armati davanti a un centro di detenzione per immigrati a Chicago, dopo che una giuria federale ha deciso di non procedere con l’incriminazione nel caso.

Inoltre, giovedì scorso, un giudice federale di Chicago ha emesso un’ordinanza restrittiva temporanea che vieta agli agenti federali l’uso di alcune tattiche violente per reprimere le proteste.

L’ordinanza vieta ai funzionari federali anche di arrestare, minacciare di arrestare o usare la forza fisica contro i giornalisti, a meno che non vi siano motivi fondati per ritenere che abbiano commesso un reato.

Foto (YouTube): Debbie Brockman