Apre Casa Pasolini: il primo appartamento romano diventa museoNel cinquantesimo anniversario della morte, il MiC inaugura uno spazio dedicato al poeta, scrittore e regista nel quartiere Ponte Mammolo
A cinquant’anni dalla tragica scomparsa di Pier Paolo Pasolini, avvenuta il 2 novembre 1975, il Ministero della Cultura si prepara ad aprire al pubblico Casa Pasolini, il primo appartamento romano dell’intellettuale situato in via Giovanni Tagliere 3, nel quartiere Ponte Mammolo.
In questa casa, Pasolini visse con la madre dal 1951 al 1953, un periodo cruciale per la sua formazione artistica durante il quale ebbe modo di conoscere profondamente Roma, la sua gente e il dialetto che poi avrebbe utilizzato nei suoi romanzi e film. Il legame con quel quartiere della periferia est romana è testimoniato anche dalla targa commemorativa collocata dal Comune di Roma nel 1998 nella vicina piazza Ferriani, che riporta alcuni versi del poeta: “Ah, giorni di Rebibbia / che io credevo persi in una luce / di necessità, e che ora so così liberi”, tratti dal poema “Il pianto della scavatrice”.
L’iniziativa rappresenta l’impegno del MiC ” nella nella valorizzazione della memoria di uno dei più grandi protagonisti della cultura del Novecento, la cui opera continua a interrogare le generazioni contemporanee” come è scritto nel comunicato dell’ufficio stampa.
L’appartamento, acquisito dal Ministero, è ora parte della rete museale nazionale e sarà trasformato in un luogo vivo di cultura e memoria. Il progetto prevede l’attivazione progressiva di una biblioteca tematica, percorsi di visita guidata e iniziative dedicate alla formazione e alla ricerca.
Tra le prospettive future, anche collaborazioni con il carcere di Rebibbia, situato non lontano, e l’istituzione di borse di studio destinate a giovani artisti, in linea con l’impegno civile che ha sempre contraddistinto l’opera pasoliniana.












