OpenAI ha raggiunto un accordo da 38 miliardi di dollari con Amazon Web Service della durata di sette anni, con il quale avrà anche accesso a migliaia di chip Nvidia.
Passa verso l’indipendenza da Microsoft
“Sviluppare l’intelligenza artificiale più avanzata richiede una potenza di calcolo enorme e affidabile”, ha spiegato Sam Altman, Ceo di OpenAi. “La partnership con Aws rafforza l’ecosistema che supporterà questa prossima fase e renderà l’intelligenza artificiale avanzata accessibile a tutti”.
L’intesa è un ulteriore passo nella massiccia campagna di acquisizione di potenza di calcolo e storage, sia da provider cloud come Aws che da produttori di chip.
Al contempo rappresenta la mossa maggiore mai effettuata dalla startup per ridurre la sua dipendenza da Microsoft, che fino all’inizio dell’anno era provider cloud esclusivo della startup dietro ChatGpt.
Il riassetto
Nei giorni scorsi, tra l’altro, OpenAI ha completato la sua riorganizzazione societaria, trasformandosi in una ‘public benefit company’, e aprendo la strada a una futura quotazione che, scriveva Reuters, potrebbe valutare la società fino a 1 trilione di dollari. Nel nuovo assetto, Microsoft detiene il 27% delle quote.


















