Forse le tempistiche sono un caso, ma il cambio di rotta della Cbs – nell’era Ellison – comincia a dare qualche risultato in termini di rapporti con la Casa Bianca. Dopo oltre 5 anni dall’ultimo colloquio, il 31 ottobre Norah O’Donnell ha intervistato Donald Trump per 60 Minutes, programma di approfondimento tra i più noti della rete.
L’era Ellison
Durante l’intervista, andata in onda domenica sera, Trump ha espresso parole di apprezzamento per la presa di controllo di Paramount da parte di Skydance. E ha dato anche la sua benidizione alla nomina della commentatrice di destra Bari Weiss alla guida delle Cbs News. “Avete una grande leader, la giovane donna alla testa della rete è una grande, per quel che sento”, ha detto Trump a proposito della Weiss.
I commenti sul riassetto societario e sulla Weiss non sono andati in onda con l’intervista, ma la Cbs ha pubblicato la trascrizione completa della conversazione di 90 minuti di Trump con Norah O’Donnell, corrispondente della rete e collaboratrice di 60 Minutes.
Il cambio di rotta
Il colloquio con Trump è il primo da quando la società madre dell’emittente ha raggiunto un accordo da 16 milioni di dollari per chiudere una causa intentata dallo stesso Trump contro il programma per l’intervista a Kamal Harris in campagna elettorale lo scorso anno.
Soprattutto è tra i primissimi contatti diretti che la rete ha avuto con il presidente da quando Paramount – proprietaria del canale – è stato acquisita dalla casa di produzione SkyDance – di David Ellison, figlio di Larry, fondatore di Oracle.
Per ottenere il via libera alla fusione SkyDance, Ellison ha garantito alla Federal Communications Commission una revisione della Cbs per renderla più obiettiva, compresa la nomina di un difensore civico, ruolo poi affidato a Kenneth Weinstein, figura gradita a Trump. Da ultimo, la nomina di Weiss alla guida della news, una ex giornalista del Nyt nota per le sue posizioni anti-woke e anti-dei.


















