“Perché l’arte contemporanea è malvista ai più?”. È da questa domanda che nasce ARTis – Festival dell’Arte, in programma a Vicenza dal 10 al 16 novembre. Ideato da Vittorio Bo, editore di Codice Edizioni e già anima di kermesse come ‘Dialoghi sull’uomo’ e ‘Festival della Scienza’, insieme alla storica dell’arte Marina Wallace, ARTis punta a un obiettivo semplice ma ambizioso: ricucire il rapporto tra arte e pubblico, portando la creatività fuori dai musei e dentro la vita quotidiana delle persone.
Un festival per “tutti”, non solo per gli addetti ai lavori
Vicenza diventa così un laboratorio diffuso, con eventi nei luoghi simbolo della città – dal Teatro Olimpico alla Basilica Palladiana, da Palazzo Chiericati a Villa Valmarana ai Nani –, ma anche in spazi “non convenzionali” come Porto Burci e la cooperativa Aster3, a testimoniare la volontà di incontrare il pubblico là dove vive e si muove.
“Vicenza è una città che sprizza cultura da ogni poro”, spiega Bo, “ma per rendere l’arte davvero popolare
bisogna anche sapersi allontanare dai luoghi tradizionali e calarsi tra le persone comuni. Per questo mi sono fatto accompagnare dagli assessori e dal sindaco nei quartieri, a conoscere le varie realtà che ogni giorno animano la città”.
Per Wallace, direttrice artistica del festival ed ex docente di curatela alla University of Arts di Londra, ARTis rappresenta un nuovo modo di concepire l’arte. “Dopo decine di mostre, ho capito che non volevo farne un’altra. Con ARTis vogliamo avvicinare l’arte alle persone e non il contrario. Le scoperte più belle che abbiamo fatto finora sono state proprio le persone, non solo i luoghi magnifici in cui il festival si terrà”.
Il tema: ‘Non vi è arte senza artista’
La prima edizione si costruisce attorno a un principio chiave: l’arte nasce dal dialogo e dalla ricerca di chi
crea. Da qui il titolo di questa edizione, ‘Non vi è arte senza artista’.
In programma (eventi a ingresso libero, con prenotazione consigliata) incontri, talk, performance dal vivo, laboratori e workshop con decine di artisti italiani e internazionali.
Tra gli ospiti annunciati figurano Shirin Neshat, Ackroyd & Harvey, Katharine Dowson con il neuroscienziato Semir Zeki, e i protagonisti italiani Arcangelo Sassolino, Emilio Isgrò, Ugo Nespolo, Gian Maria Tosatti e Nicola Samorì.

Un progetto condiviso con la città
L’amministrazione comunale ha accolto l’iniziativa come una scommessa culturale e sociale. “In un periodo storico in cui la povertà educativa è in crescita, ARTis permette ai bambini e ai ragazzi di avvicinarsi alla cultura in modo divertente e personale”, sottolinea l’assessore all’istruzione Giovanni Selmo.
L’assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai aggiunge: “Se penso anche solo a un anno fa, Aster3 e Porto Burci erano conosciuti in città principalmente per le loro attività di doposcuola. Oggi, invece, si apprestano a diventare luoghi di cultura, di arte e di comunità a livello non solo vicentino, ma nazionale. È
questo il segnale più forte che un festival come ARTis può dare: far capire che la cultura non è un lusso, ma un modo per far crescere una città insieme ai suoi cittadini”.
Infine, il sindaco Giacomo Possamai conclude: “Sono serviti due non-vicentini per far lavorare insieme così tante realtà del territorio. ARTis è un’opportunità per rendere Vicenza consapevole della sua forza culturale, che non sta solo nei palazzi palladiani, ma anche nella grande capacità di associazionismo radicata nella nostra città”.
Un programma anche per scuole e famiglie
Dal 10 al 14 novembre, i musei e gli spazi del festival aprono gratuitamente alle scuole con laboratori didattici e attività esperienziali pensate per stimolare curiosità e creatività, in collaborazione con realtà come il MAXXI di Roma, il MART di Rovereto, Arte Sella e il Museo Tattile Statale Omero.
Le proposte per le famiglie proseguiranno nel weekend con workshop e attività interattive dedicate all’arte contemporanea, al design e alla fotografia.
L’arte come esperienza condivisa
In un Paese in cui, secondo l’Istat, solo una persona su due visita ogni anno un museo o una mostra, ARTis si propone di avvicinare il pubblico all’arte, invitando chiunque a incontrare gli artisti, ascoltarli, fare domande, scoprire da vicino come nasce un’opera.
Foto di apertura: da sinistra Giovanni Selmo (assessore Istruzione), Leonardo Nicolai (assessore Politiche Giovanili), Ilaria Fantin (assessore Cultura), Vittorio Bo (ideatore del festival), Giacomo Possamai (sindaco di Vicenza), Marina Wallace (direttrice artistica del festival), Elena Ketra (artista presente al festival)












