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Samsung sfida Apple e sigla con Google un accordo sui brevetti

(ANSA) Google e Samsung rafforzano la loro alleanza con un accordo globale sui brevetti, con il quale respingere la concorrenza e ‘isolare’ Apple. L’intesa riguarda i brevetti già depositati e quelli che lo saranno nei prossimi dieci anni, senza però prevedere il loro trasferimento di proprietà, il che si traduce nel fatto che Samsung non potrà usare i brevetti Google per difendersi nelle varie battaglie sulla proprietà intellettuale, soprattutto con Apple. Un’intesa che arriva nel giorno delle deludenti vendite per l’iPhone: nel primo trimestre dell’esercizio fiscale ne sono stati venditi 51 milioni, una cifra record ma sotto le stime degli analisti che scommettevano su 55 milioni. Anche le stime per il secondo trimestre deludono: Apple prevede ricavi per 42-44 miliardi di dollari, meno delle attese. I primi tre mesi dell’anno fiscale si chiudono un utile netto stabile a 13,1 miliardi di dollari su ricavi per 57,6 miliardi di dollari. I titoli Apple nelle contrattazioni after hours sono in calo e arrivano a perdere fino al 6%. L’accordo fra Google e Samsung, di cui non sono stati specificati i dettagli finanziari, apre la strada a una più profonda collaborazione sulla ricerca e sullo sviluppo dei prodotti. “Lavorando insieme ad accordi come questi le società possono ridurre il potenziale di contenzioso e concentrarsi sull’innovazione”, afferma Allen Lo di Google. “Google e Samsung stanno mostrando al resto dell’industria che c’è più da guadagnare dal cooperare che nell’impegnarsi in dispute non necessarie sui brevetti”, mette in evidenza Seungho Ahn di Samsung. L’intesa è l’ultima di una serie di un complesso mosaico di alleanze sui brevetti fra i molti contenziosi aperti nell’industria degli smartphone. Lo scorso ottobre un consorzio di big dell’high tech, incluse Apple e Microsoft, ha depositato una denuncia contro Google, Samsung e altri produttori di dispositivi Android accusandoli di aver infranto i brevetti che lo stesso consorzio aveva acquistato dalla canadese Nortel Networks. L’intesa arriva mentre Apple e Samsung tornano a trattare per cercare di risolvere le numerose battaglie sui brevetti che hanno aperto in vari Paesi, in attesa del processo in California a marzo. E si inserisce in un contesto la cui complessità è in aumento, con i big high tech che si sfidano su tutti i fronti. Google ha battuto sul tempo Facebook su DeepMind, la start up inglese per l’intelligenza artificiale. Facebook, anche se perde gli ‘amici’ più giovani, balza nella raccolta pubblicitaria e – secondo gli analisti – si appresta a chiudere il miglior trimestre della sua storia, con ricavi in aumento nel 2013 a 7,6 miliardi di dollari. (ANSA, 28 gennaio 2014)

Redazione PrimaOnline

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