Fra le tante cose che la pandemia di Covid-19 ha modificato nelle nostre vite c’è il concetto di distanza: necessaria, quanto dolorosa, quella tra le persone; inesistente quella geografica grazie alla tecnologia che attraverso la Rete abbatte ogni confine.
Di questa esperienza fa tesoro il portale Italiana del ministero degli Esteri (italiana.esteri.it), lanciato oggi e nato per promuovere nel mondo gli aspetti più attrattivi di lingua, creatività e cultura nazionali, in uno spettro molto ampio che comprende musica, letteratura, poesia, cinema, teatro, arti visive, web art, architettura, design, storia, archeologia, enogastronomia.
Gratuito e interamente anche in lingua inglese, ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ricordando come i 15 milioni di euro stanziati dai decreti Cura Italia e Rilancio abbiano generato 400 progetti culturali inediti opera di 700 tra artisti, imprese e altri soggetti.
“Italiana è il risultato di uno sforzo creativo, progettuale e anche finanziario da parte del governo e di partner di prestigio”, ha sottolineato Cecilia Piccioni, direttrice centrale del ministero degli Esteri per la promozione della cultura e della lingua italiana nel mondo. “La forza di Italiana risiede tanto nella rete digitale quanto nella rete culturale diffusa del ministero degli Esteri, fatta di donne e di uomini che ogni giorno si dedicano alla promozione economica, culturale e scientifica del nostro Paese”. Al progetto hanno infatti contribuito le 128 ambasciate e rappresentanze permanenti, gli 81 consolati, gli 82 Istituti di cultura italiana nel mondo, le scuole italiane all’estero e le 221 missioni archeologiche attualmente attive. Inoltre, ha precisato Piccioni, “Italiana si integra con due nuovi strumenti nati di recente: il portale New Italian Books, che promuove l’editoria italiana nel mondo, e Italiano, la prima piattaforma didattica online open source per gli istituti di cultura e le scuole all’estero”.
Italiana è divisa in tre macro sezioni: Cultura e creatività, Lingua e formazione e Opportunità. La piattaforma è impostata come un magazine con interviste, focus, approfondimenti. Inoltre prevede una newsletter periodica che informerà su tutte le novità; un canale Vimeo per i film, i documentari, le performance e gli altri contenuti video e audio originali e una presenza costante sui social network della Farnesina.
Molti i contenuti già disponibili, tra cui i viaggi musicali di JazzLife con Umbria Jazz; le interviste di Ritratti di donne con il Premio Solinas; le performance di Vivere all’italiana sul palcoscenico e in musica (classica e Jazz); il documentario Testimoni dei Testimoni di Studio Azzurro realizzato per il Giorno della memoria 2021 con gli studenti di ritorno da una visita ad Auschwitz; i podcast di Music & The Cities con Studio33 e Raffaele Costantino che accompagna alla scoperta delle città italiane sul filo della musica.
In particolare Vivere all’italiana nasce da un progetto già avviato tra il 2016 e il 2019 dal ministero degli Esteri in collaborazione con la Direzione generale spettacolo del ministero della Cultura: una “chiamata alle arti” a cui hanno risposto 300 artisti e che ha portato alla realizzazione di 39 video suddivisi in due serie dedicate a teatro, danza e circo contemporaneo e a musica classica/contemporanea e jazz. Il programma è ora stato messo a sistema: la legge di bilancio 2021 ha previsto il rifinanziamento del Fondo per il triennio 2021-2023 con uno stanziamento di 32 milioni di euro per il 2021, 47 milioni per il 2022 e 51 milioni per il 2023. Dal 2024 il Fondo sarà reso ordinario e stabilizzato con una dotazione di 51 milioni di euro all’anno.
Tra i nuovi contenuti già in lavorazione ci sono la serie per bambini con il topo giornalista Geronimo Stilton alla scoperta del Bel Paese; iniziative legate al 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri, ai 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda, unica scrittrice italiana ad aver ricevuto un Nobel, e al centenario della nascita di Leonardo Sciascia; una panoramica sulla produzione italiana contemporanea di film e documentari; la presentazione di numerose mostre in calendario nel 2021 e 2022; approfondimenti tematici sulle missioni archeologiche italiane all’estero con la rubrica Parliamo di archeologia; Archeo3D’Italia, videopiattaforma che consente di scoprire più da vicino l’assetto originario dei siti archeologici Unesco; la rubrica Parliamo di libri pensata anche come un ideale viaggio di accompagnamento verso gli appuntamenti di Livre Paris 2022 e della Frankfurt Buchmesse 2024, dove l’Italia sarà il Paese ospite d’onore.
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