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Alla redazione di Napoli di Fanpage.it notificano un decreto di sequestro e oscuramento preventivo. Odg: Vicini ai colleghi

L’Ordine dei Giornalisti della Campania, “è al fianco dei colleghi di Fanpage.it cui stamane è stato notificato, nella redazione napoletana, un decreto di sequestro e oscuramento preventivo – che non sappiamo in che modo e forma potrà essere eseguito – per una inchiesta giornalistica sull’ex sottosegretario della Lega Claudio Durigon che tira in ballo anche Giuseppe Zafarana, attuale comandante generale della Guardia di Finanza”. Lo rende noto un comunicato, riportato da Ansa.

“L’idea che si possa ordinare di oscurare preventivamente una testata giornalistica senza che peraltro l’Autorità giudiziaria abbia ascoltato gli autori del servizio in questione o il direttore responsabile, è grave e va respinta con forza in ogni sede”, conclude la nota dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.

Oscurano la nostra inchiesta, non staremo zitti – “Il Tribunale di Roma vuole sequestrare e oscurare i contenuti dell’inchiesta Follow The Money del team Backstair di Fanpage.it su Claudio Durigon e sui fondi della Lega. Si tratta di un provvedimento che rimanda a pratiche mai utilizzate in Italia che limita la libertà di stampa e che ci riguarda tutti. Per questo non possiamo stare in silenzio. Come giornalisti, come lettori e come cittadini”. Lo rende noto la redazione della testata online, spiegando di aver ricevuto un decreto del Tribunale di Roma che dispone il sequestro, mediante oscuramento dell’inchiesta.

“Avevamo mostrato un video – spiega la redazione – in cui l’onorevole Claudio Durigon diceva a un suo interlocutore che non bisognava preoccuparsi dell’inchiesta della procura di Genova sui 49 milioni di Euro che la Lega avrebbe sottratto allo Stato italiano perché il generale della Guardia di Finanza ‘l’abbiamo messo noi'””. “È una cosa che non è mai successa – rimarca Fanpage – perché la Costituzione, all’articolo 21, dice che non si può”. “Nei prossimi giorni – aggiunge il giornale online – potreste non vedere più alcuni contenuti di Fanpage.it, per una decisione di un Tribunale che contestiamo con forza.

Quella che stiamo subendo oggi noi di fanpage.it è, a nostro avviso, una grave violazione della libertà di stampa. E un precedente pericoloso e intimidatorio che ci riguarda tutti. Come giornalisti. Come lettori. Come cittadini. Per questo non possiamo stare in silenzio”.

Marco Castrovinci

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