Comunicazione

Salvini su Morisi: attacco a Lega a 5 giorni dal voto con processo politico sui giornali. Io al citofono? Lì c’erano…

La vicenda di Luca Morisi? Io l’ho saputo con voi. Non c’è un reato, e sono problemi che riguardano la vita privata. Chi spaccia droga è un criminale, chi la usa va aiutato e curato perché commette un errore. Per questo mi arrabbio con i miei colleghi parlamentari che parlano tranquillamente di legalizzare le droghe, di venderle online. A me piacerebbe che chi parla di droga libera andasse a parlare con i ragazzi di San Patrignano”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai1. “La droga è morte, venderla è un reato, consumarla è un errore. Io non lo faccio, se qualcuno lo fa, sbaglia. Ma tenere in ballo tutto un discorso politico che non c’entra nulla con la vita privata di una persona che risponderà a se stesso eventualmente del male che si è fatto, mi sembra veramente un attacco gratuito alla Lega a 5 giorni dal voto. Abbiamo le spalle larghe, io sono vicino a chi ha sbagliato, per me l’amicizia vale più della politica”, conclude.

“Quelli erano spacciatori, infatti sono stati arrestati, chi vende droga, vende morte, chi la consuma, sbaglia e va aiutato e capito…”. Lo ha detto Matteo Salvini ospite di ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai1, parlando del caso Morisi e rispondendo a chi fa un parallelo con la vicenda della ‘citofonata’ alla palazzina abitata da un presunto spacciatore, che vide protagonista lo stesso leader della Lega.

SALVINI SULLA DROGA NEL 2019 (RIPRESO DALL’ACCOUNT TWITTER DEL DIRETTORE DI RADIO CAPITAL)

“Chi vende droga, soprattutto ai ragazzi, deve andare in galera perché vende morte. E io finché campo mi opporrò a uno Stato che pensa di legalizzare e liberalizzare le droghe. Poi se uno sbaglia risponderà a se stesso”.

Salvini droga zero (foto Lapresse)

“A me sembra surreale che ci siano giornali che stanno imbastendo un processo politico a me e alla Lega sull’errore eventuale privato di una persona – aggiunge in riferimento alla vicenda di Luca Morisi -. La cosa vera è che io mi opporrò a qualsiasi referendum che legalizza le droghe. Ci sono 100 parlamentari di Pd e M5S che propongono di coltivarsi la droga a casa…ma vi rendete conto? Follia”.

Roberto Borghi

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