I Punti Chiave
Chi sarà il nuovo capo italiano di Google dopo la lunga era di Fabio Vaccarono? Il manager di Ivrea lascerà l’incarico il 30 di novembre e certamente non sarà facile raccoglierne l’eredità. Nell’era Vaccarono, tra le altre cose, nel nostro Paese Google ha avuto notevoli successi commerciali e ‘pubblicitari’, diventando secondo molti osservatori, il player più forte della industry.
Mentre si avvicina la data formale dell’uscita di Vaccarono, si fanno sempre più insistenti le voci di mercato che suggeriscono come ad occupare la funzione di country manager/ceo, che è quella attualmente in palio, in ossequio ad una logica attenta alla diversity ed alla parità di genere, sarà quasi certamente una donna. Anche gli esperti e i tecnici sentiti da Prima, concordano su questo orientamento di base.
Vittorio Veltroni, partner di Heidrick and Struggles, inquadra così quale sia il contesto in cui, per il gigante di Mountain View, avviene il cambio di poltrona nel Belpaese. “La sfida più attuale per Google, quella che influenzerà quantomeno il prossimo lustro di attività, sarà quella di essere ancora più forte e credibile non solo nei settori in cui compete, ma pure nelle relazioni con le istituzioni. Ad ogni latitudine e longitudine e ad ogni livello”. Il profilo del manager scelto in Italia “sarà certamente coerente con questo presupposto” commenta e conclude Veltroni.
Considerati i precedenti di Google, gli orientamenti delle principali aziende anglosassoni nel settore della information technology, non c’è dubbio che siano richieste alcune caratteristiche critiche: competenze digitali aggiornate e visione chiara, dall’interno, dei processi di trasformazione digitale in corso nei mercati e nelle aziende; esperienze da capo azienda in settori vicini, contigui o paragonabili a quello di Google. Ed è molto probabile che si scelga una persona ampiamente sotto i 50 anni.
In cima alla lista delle professioniste prese in considerazione ci sarebbe un poker di manager o quasi. In tema di professionalità interne, si parla di Fuencisca Clemares, attualmente country manager in Spagna e Portogallo di Google. Ma, la sua poca introduzione nelle cose italiane, il peso del nostro mercato in area Emea rendono meno probabile il suo trasloco dalla penisola iberica allo Stivale e più logico appare l’orientamento verso un candidato ‘indigeno’. La sua scelta è resa meno efficiente anche dal fatto che a Google intendono allungare la lista delle manager donna ai vertici da questa parte dell’Atlantico. Ed e più ovvio farlo senza toccare una pedina già utilmente collocata.
Di tenore diverso sono le candidature esterne considerate in pista.
Tra i nomi utili, a stare alle ricostruzioni, ci sono quelli di Silvia Candiani, country manager di Microsoft e di Mariangela Marseglia, country manager di Amazon Italia e Spagna.
Ma vengono vagliati anche quelli di Melissa Ferretti Peretti (Amministratore delegato American Express Italia e Head Consumer Business Germania e Austria), nonché di Barbara Cominelli (ex Microsoft, attualmente ceo di JLL Italia).
La lista dei dossier da affrontare per il nuovo capo? Alcuni dei problemi globali, quelli legati a fiscalità, concorrenza e privacy, per fare solo alcuni esempi, necessiteranno di una precisa manutenzione nazionale. E poi, per quello che riguarda il Belpaese, nell’era del Cloud e del PNRR, per implementare il business ci sarà da mettere in gioco anche una certa ‘gravitas’ personale, un’acclarata introduzione nei sistemi di relazione più strategici e ‘politici’.
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