Il sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles ha rilasciato un’intervista al Messaggero in cui ha detto che “il settore dell’editoria è un bene collettivo, un patrimonio del Paese, fondamentale in una fase come questa, in cui abbiamo bisogno di un’informazione certificata e di qualità”. Aggiungendo poi che “l’editoria è un bene primario della democrazia e in quanto tale va sostenuto in maniera adeguata”.
Per Moles, come riporta Ansa, “la crisi dell’editoria non nasce oggi però è stata accentuata dal Covid”. E alla domanda ‘Quali novità sull’editoria porta la legge di Bilancio?’ Il sottosegretario all’Editoria risponde: “Intanto in manovra ho inserito altri 120 milioni per il credito d’imposta sulla carta perché tra i costi vivi di tutte le imprese editoriali quello della carta ha raggiunto livelli record. In più come governo abbiamo creato un fondo straordinario per l’editoria per un ammontare complessivo di 230 milioni totali, 90 per il 2022 e 140 per il 2023. Le risorse potranno essere utilizzate per sostenere e supportare l’intera filiera”.
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