Fine settimana di grandi ritorni, con ‘Don Giovanni’ alla Scala e Giulia Lazzarini che riporta in scena l’infermiera di Basaglia. Ma anche debutti, con lo ‘Zoo’ d’autore al Piccolo Teatro. E a Bari un nuovo premio per i cineasti ucraini.
Debutta sabato, in prima nazionale al Piccolo Teatro Grassi di Milano, dove resterà in scena fino al 5 maggio, ‘Zoo’. L’autore e regista, l’uruguaiano naturalizzato francese Sergio Blanco, spiega che per scriverlo si è “concentrato sulla ricerca della bellezza senza dimenticare che a pochi chilometri da noi c’è la guerra”. Tre gli interpreti: Lino Guanciale, molto amato anche dalla tv e qui nei panni di uno scrittore, la veterinaria Sandra Putignano e Lorenzo Grilli, che si cala nella pelliccia di un gorilla.
Da domenica, per 7 repliche, il pubblico scaligero torna ad assistere all’opera di Mozart, nella versione di Robert Carsen che aprì la stagione 2011-12. Direttore d’orchestra è stavolta Pablo Heras-Casado, che con questo ‘Don Giovanni’ debutta alla Scala. E se Alex Esposito festeggia la sua 150esima volta da Leporello, il protagonista Christopher Maltman di Don Giovanni ne ha fatti pure lui molti (anche in un film per la tv) ma “ogni volta è diverso, perché questo personaggio è lo schermo su cui si proiettano i desideri degli altri”.
Domenica al Teatro della Cooperativa di Milano torna in scena Giulia Lazzarini. E riprende a recitare il pluripremiato ‘Muri – Prima e dopo Basaglia’ di Renato Sarti. Viaggio con cui la grande attrice, che Strehler fece volare nella sua ‘Tempesta’, si cala nei panni di un’infermiera nel manicomio di Trieste, che racconta cosa succedeva prima e cosa successe dopo l’arrivo di Franco Basaglia.
In scena fino a domenica al Franco Parenti di Milano ‘Zio Vanja’ di Cechov, con Vanessa Gravina e Giuseppe Cederna. Sempre al Parenti, negli stessi giorni si rappresenta ‘Il sosia’, tratto dal romanzo Fëdor Dostoevskij. Due grandi autori della letteratura russa, che indirettamente aiutano oggi gli ucraini: perte dei proventi degli spettacoli vengono devoluti a #MilanoAiutaUcraina, raccolta di donazioni per la popolzione in fuga dalla guerra.
Dalla mezzanotte di domenica, per un paio di giorni, su MYMovies si può vedere ‘Le bruit des moteurs’ di Philippe Grégoire, storia di un uomo che – sospeso dal lavoro per aver molestato una donna – torna nella sua Montréal. Il film fa parte della 19esima rassegna dedicata al cinema del Québec: 24 opere inventrate sul tema della ‘Memoria affettiva’.
All’interno della nuova edizione del Bif&st-Bari International Film&Tv Festival, lunedì al Teatro Petruzzelli è attesa una proiezione speciale, fuori concorso. Il film è un’opera prima dal titolo evocativo: ‘Zabuti’ (I dimenticati). Lo ha diretto la regista Daria Onyshchenko, che lunedì sera ritirerà per conto dei suoi colleghi ucraini il ‘Premio Federico Fellini per i cineasti dell’Ucraina’. Fra gli altri appuntamenti del festival, sabato l’intervento di Maria Pia Ammirati, che illustrerà le prossime produzioni di Rai Fiction, alcune delle quali realizzate in Puglia.
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