Aleksandr Archangel’skij, Scrittore, conduttore tv, giornalista; Giovanni Di Lorenzo, Direttore Die Zeit, Maurizio Molinari, Direttore di Repubblica, Marina Sereni, Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si sono confrontati ieri, 21 agosto, al Meeting di Rimini sul tema ‘La forza della libertà e la riconquista della pace’.
La cultura europea basata sulla dignità inviolabile della libertà è sempre stata un patrimonio condiviso che attraversava i confini degli Stati dall’Atlantico agli Urali. Anche se spesso tradita dagli Stati stessi con le loro guerre e i loro sistemi totalitari, la libertà è rimasta ed è tutt’ora un riferimento comune che ha permesso in tante occasioni di ricostruire legami di pace e di comprensione reciproca.
Ma cosa vuol dire oggi difendere la libertà di fronte alle nuove minacce che provengono dall’interno delle società europee e in modo drammatico dalla guerra in Ucraina? Nel marzo del 2017, di fronte ai leader europei, Papa Francesco, citando Paolo VI nella Populorum progressio, disse che: “Lo sviluppo è il nuovo nome della pace”. È possibile ripartire da questa cultura, da questo concetto di libertà e sviluppo per riconquistare la pace oggi?
Scienziati e Premi Nobel “Stop finchè non sarà sicura”.
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