Futuro, ambiente movimento: a Sarzana e a Montegrotto i festival si interrogano con il pubblico sul domani che ci aspetta. Intanto, la musica festeggia un ‘Matrimonio’ e Padova celebra gli 800 anni dell’Università.
Si svolge fino a domenica a Sarzana il 19° Festival della mente diretto da Benedetta Marietti. A partecipare con incontri e spettacoli sono giornalisti, artisti, storici, psichiatri… Dopo l’apertura dell’Alto commissario per i rifugiati Onu Filippo Grandi, che ha parlato del ‘Movimento degli ultimi’, stamattina la direttrice di Multimedica Adriana Albini tratterà di salute e dell’importanza di alcuni comportamenti per una vita sana. Il tema dell’anno è il Movimento e su questo prenderà la parola domani anche lo scrittore David Grossman.
Dopo averla applaudita come Liza nella ‘Dama di picche’ in febbraio, il pubblico della Scala ritrova Asmik Grigorian, cantante lituana figlia d’arte, di papà famoso tenore e mamma soprano. In programma per Asmik, reduce dal festival di Salisburgo, un concerto di arie da salotto di Čajkovskij e Rachmaninov, con accompagnamento al pianoforte di Lukas Geniušas.
Lo hanno battezzato ‘La fabbrica del mondo’: è un festival, ma gli ideatori preferiscono definirlo “un progetto”. Tre giorni, che si concludono sabato con Ascanio Celestini nella Villa Draghi di Montegrotto Terme (Pd), di riflessioni su ambiente, diritti, futuro. A organizzarli e condurli, Marco Paolini e Telmo Pievan, assieme a Cristia Sivieri Tagliabue, direttrice del quotidiano La Svolta.
L’Università di Padova compie 800 anni. Li festeggia fino a novembre, con diversi premi Nobel (Orhan Pamuk per la letteratura, Didier Queloz per la fisica, Peter John Ratcliffe per la medicina) e un paio di astronauti (Luca Parmitano e Maurizio Cheli). Il palinsesto degli eventi si apre lunedì con un dialogo tra Telmo Pievani e Umberto Curi che prende spunto dal ‘Planet Book’, i con i commenti degli studenti su 200 fotografie d’autore ispirate al tema dell’emergenza ambientale.
In scena per la prima volta nel 1792, a Vienna, ‘Il matrimonio segreto’ debutta lunedì al Teatro alla Scala con i giovani cantanti e musicisti dell’Accademia. La regia è affidata a Irina Brook, figlia di Peter, scomparso questa estate. A proposito dell’opera giocosa, composta da Domenica Cimarosa di ritorno a Napoli da San Pietroburgo, dice la regista che ‘Il matrimonio segreto’ “racconta le persone come sono con leggerezza e profondità, proprio come un film di Woody Allen”.
Scienziati e Premi Nobel “Stop finchè non sarà sicura”.
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