Politica

Russia, manuale a giornali e tv per parlare della mobilitazione

Non solo il blocco delle voci non allineate, o l’obbligo citare solo le fonti governative. Mosca continua ad agire per controllare sempre di più l’attività dei media.
Dopo la mobilitazione parziale annunciata dal presidente Putin, il Cremlino ha inviato alle redazioni delle testate giornalistiche un nuovo manuale con le istruzioni per trattare l’argomento, una versione aggiornata delle linee guida preparate dopo l’inizio dell'”operazione militare speciale”.
Lo segnala AdnKronos citando il sito Meduza, tra i portali colpiti dalla censura delle autorità a marzo.

Convincere i russi

L’importante è “portare allegria” a chi legge o ascolta notizie sulla mobilitazione, si chiede, sottolineando la necessità di rimarcare che la Russia ha vinto le guerre del passato solo quando “tutti” contribuivano allo sforzo e solamente quando la gente era convinta che il Paese combatte “una guerra popolare”.

I media sono chiamati a convincere i russi “a unirsi contro la minaccia della Nato” che ha come obiettivo quello di “smembrare e saccheggiare” la Russia. “Non è più accettabile farsi da parte e lasciare l’intero peso di responsabilità sui mercenari e sulle milizie del Donbass. La linea del fronte è lunga oltre mille chilometri e i soldati e civili russi sono uccisi dai mercenari della Nato e dai terroristi del regime di Kiev armati dalla Nato”, si legge nella guida.

Guerra contro la Nato

“Hanno già iniziato a farci la guerra nel nostro territorio. Siamo passati dal ‘non abbandonare i nostri’ al ‘proteggerci'”. Putin, si propone anche, “ha fatto ricorso alla mobilitazione al momento giusto, quando è diventata essenziale, e per aumentare in modo significativo la capacità russa di raggiungere gli obiettivi dell’operazione militare speciale”.
“La Russia non sta combattendo contro l’Ucraina, ma contro la Nato”, si legge ancora, proponendo tra le tesi anche quella che l’Occidente avrebbe “proibito a Kiev di condurre negoziati con la Russia”.

Il manuale chiede inoltre ai giornalisti di citare il più possibile virgolettati di residenti delle repubbliche del Donbass e degli altri territori occupati. Tali citazioni devono dimostrare “l’entusiasmo dei residenti”, la loro “gratitudine”, e riferirsi a Putin come al loro “protettore” che “ha risposto alla richiesta della gente”. E “portare allegria” nei lettori e telespettatori russi.

Solo l’1% dei richiamabili

La mobilitazione, si chiede di precisare, interesserà solo l’1% della popolazione in età di richiamo. Saranno reclutati solo “uomini con esperienza, che hanno prestato servizio nelle forze armate in precedenza”.
Propaganda che, con le notizie del richiamo indiscriminato nelle regioni periferiche, addirittura dell’invio al fronte dei primi soldati mobilitati senza addestramento, si è già dimostrata priva di corrisponenza alla realtà.

Redazione PrimaOnline

Recent Posts

Classifica delle testate di news online: sul podio Corriere, Repubblica e Fatto

La classifica dei top 50 brand di news online è realizzata sul dato utenti unici…

14 ore ago

Meloni: M5s stilava liste proscrizione cronisti; su libertà stampa manca equilibrio

"Il tema della libertà di stampa è un tema molto serio, però è anche un…

14 ore ago

Ranucci: giornalisti liberi delegittimati da politici con liti temerarie e querele

"Come sapete, la bomba è stata messa davanti alla mia abitazione, ma quella è una…

14 ore ago

Sberleffi e barzellette. Le tv russe mettono Trump alla berlina

Nel giro di due mesi il buon giudizio sul presidente Usa ha lasciato spazio a…

14 ore ago

Governo tedesco a Berlusconi: rispetti intesa su ProSieben, terremo d’occhio situazione

Il sottosegretario tedesco Wolfram Weimar si è rivolto direttamente a Pier Silvio Berlusconi, presidente di…

14 ore ago

Warner Bros Discovery in vendita, valutate “alternative strategiche”

Warner Bros. Discovery (Wbd) sta valutando la vendita dell'intero gruppo media o della sola entità…

14 ore ago