L’offerta di co-investimento sulle reti veloci presentata da Tim lo scorso 7 ottobre “non è conforme” alle condizioni del Codice delle comunicazioni elettroniche. Lo indica l’Agcom che nella seduta di oggi ha esaminato la versione consolidata dell’offerta di coinvestimento sulle reti ad altissima capacità, da ultimo trasmessa dall’operatore il 7 ottobre 2022.
Il Consiglio, “a maggioranza, ha ritenuto che l’offerta comunicata non è conforme alle condizioni di cui all’art. 87, comma 1, lett. c) del Codice delle comunicazioni elettroniche, perché le condizioni economiche previste per l’adesione nell’anno 2021 devono essere applicate anche ai co-investitori che sottoscrivono l’accordo entro il periodo di 6 mesi decorrenti dalla data di pubblicazione dell’offerta” si legge nella nota.
“Pertanto, al momento non sussistano i presupposti perché il market test previsto dal medesimo Codice possa essere avviato” afferma l’Agcom. La commissaria Giomi, “in coerenza con le decisioni assunte in precedenza, ha espresso voto contrario” precisa la nota.
L’Agcom ha chiesto una piccola modifica al meccanismo di adeguamento dei prezzi proposto da Tim per il co-investimento nella fibra di FiberCop. Secondo quando riporta Ansa se il gruppo guidato da Pietro Labriola – come c’è da attendersi – nei prossimi provvederà ad apportare il cambiamento chiesto dall’authority, il consiglio di Agcom nella riunione del 26 ottobre darà con ogni probabilità il via al progetto di co-investimento.
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