A due giorni dal 50esimo anniversario dalla sentenza ‘Roe w Wade’, che ha sancito il diritto all’aborto negli Stati Uniti, Donald Trump esorta a “mettere in galera” i giornalisti che lo scorso giugno hanno rivelato la decisione di Corte Suprema di abolirla.
“Non scopriranno mai chi è stato ed è importante che lo facciano. Quindi bisogna che vadano dai giornalisti a chiedere. Se non ottengono la risposta li devono mettere in carcere”, ha attaccato l’ex presidente sul suo social media Truth dopo che la Corte Suprema ha reso noto di non essere finora riuscita a identificare la talpa che ha passato la notizia a Politico, che per primo l’ha pubblicata, ed altri media.
La Casa Bianca ha condannato la proposta di Trump di arrestare i giornalisti che hanno diffuso la bozza dei saggi sull’aborto. “La libertà di stampa è uno dei pilastri della democrazia americana. Invocare gravi abusi di potere al fine di sopprimere i diritti costituzionali dei giornalisti è un insulto allo stato di diritto e mina i valori e le tradizioni americane fondamentali”, ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates, senza nominare direttamente l’ex presidente ma sottolineando che “tutti i leader hanno il dovere di proteggere il primo emendamento”.
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