La presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky con un video nella serata finale del Festival di Sanremo continua a tenere banco, uscendo già ampiamente dai soliti dibattiti e polemiche che accompagnano ogni edizione della kermesse canora. Facendone un caso politico
A dire la sua è stato Matteo Salvini. “Speriamo che Sanremo rimanga il festival della canzone italiana e non altro”, ha commentato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. “Avranno fatto le loro valutazioni, quello che spero è che la guerra finisca il prima possibile e che il palcoscenico della città dei fiori rimanga riservato alla musica”, ha aggiunto, specificando che se avrà tempo di guardare il Festival – visto l’avvicinarsi delle elezioni – “sarà per ascoltare canzoni e non per ascoltare altro”.
Incalzato dai cronisti, a margine dell’inaugurazione della Fiera Homi, sulla decisione di ospitare il presidente ucraino, Salvini ha aggiunto: “Adoro la canzone italiana. Sono amante del festival vecchia maniera. Non dico chi spero che vinca sennò lo danneggio e arriverà ultimo sicuramente. Ho le mie preferenze ma in campo canoro, non in altri campi”. Quanto a Zelenski, Salvini ha chiuso l’argomento con una battuta: “non so come canta, ho altre preferenze”.
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