California, Meta pensa al blocco delle news contro legge su pagamento a editori

Meta si prepara a bloccare le notizie in California. La mossa della holding, che controlla Facebook e Instagram, potrebbe arrivare in conseguenza alla decisione dello stato americano di applicare il ‘Journalism Preservation Act‘.

Cosa prevede la norma

Al voto nei prossimi giorni, con approvazione definitiva – se l’iter dovesse procedere senza intoppi – per il 14 settembre, la norma costringe le big del web a pagare gli editori per i contenuti in circolo sui social, versando loro una fetta maggiore dei proventi ricavati dalle pubblicità.
Quota che gli editori dovrebbero poi reinvestire per il 70% nello svilupppo delle proprie attività giornalistiche.
L’intento è quello di sostenere soprattutto le redazioni locali che più di tutte risentono dello strapotere dei giganti della rete.

La minaccia di Meta

Meta, messa all’angolo, sta pensando di togliere visibilità alle notizie. Per di più, è la convinzione di Menlo Park, una tassa del genere andrebbe a beneficio dei grandi giornali nazionali.
“Se dovesse passare il Journalism Preservation Act, saremo costretti a rimuovere le notizie da Facebook e Instagram piuttosto che pagare in un fondo nero che avvantaggia principalmente i grandi media fuori dallo stato aziende con il pretesto di aiutare gli editori della California”, ha commentato Andy Stone, portavoce di Meta

Le reazioni in passato

Non è la prima volta che le big tech minacciano di reagire in questo modo a norme che impongono loro di pagare per i contenuti.
In Australia Facebook ha bloccato le notizie e lo stesso si preparava a fare Google, prima di raggiungere un accordo con gli editori. Stessa situazione in Canada, dove Big G ha anche provato, come test, a eliminare le notizie dal suo motore di ricerca.