Giovani

AGIA: su adolescenti prevale narrazione negativa ma un altro racconto è possibile

“Smettiamo di far finta che i minorenni non esistano. Se non li prendiamo sul serio e non ascoltiamo le loro richieste rischiamo l’implosione o l’esplosione di un’intera generazione. E penso che siamo tutti d’accordo nel non volere nessuna di queste due cose”. È l’allarme che l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti lancia oggi in occasione della presentazione della Relazione annuale al Parlamento nella Sala della Regina a Montecitorio. Ad ascoltarla, tra le personalità presenti, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e quello della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Carla Garlatti ha denunciato la narrazione negativa che prevale a proposito dei minorenni, dei quali si parla solo come autori di gesti violenti, contestatori aggressivi e membri di baby gang. “La realtà è un’altra: ad esempio i reati a carico dei 14-17enni sono calati del 4,15% tra il 2022 e il 2023” osserva Garlatti.

“Di contro la risposta del mondo degli adulti è quella di dare una stretta. Una stretta che finora non ha prodotto effetti deterrenti. Anzi, l’aumento delle presenze nei 17 istituti penali per i minorenni (Ipm) rischia di determinare casi di sovraffollamento delle strutture e sovraccarico per gli operatori, con ripercussioni sull’efficacia dei percorsi di rieducazione e recupero”. A tal proposito Garlatti evidenzia come dai dati del Ministero della giustizia è possibile calcolare che “in un anno, da maggio 2023 a maggio 2024, il numero dei minorenni negli Ipm è passato da 210 a 339: 129 in più, pari al 61,4%”. A segnare la differenza sono stati gli ingressi dei ragazzi tra 16 e 17 anni aumentati del 74,4%.

“C’è anche un altro racconto che si può fare dei minorenni ed è quello dei gesti per i quali vengono premiati gli Alfieri della Repubblica” prosegue Garlatti. “Non pensiamo che si tratti di casi isolati: non li vediamo perché non se ne parla a sufficienza. Che i minorenni siano capaci di impegno lo dimostra anche il lavoro svolto dalla Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Agia, affiancata da quest’anno dal Consiglio nazionale delle ragazze e dei ragazzi dell’Autorità”.

“Ho più volte formulato, nel corso del mio mandato quadriennale, l’invito ad ascoltare i minorenni. Chiediamoci allora come ha risposto il mondo degli adulti alla libera espressione del pensiero dei ragazzi. In alcuni casi alle rivendicazioni dei ragazzi sono seguite sospensioni a scuola o reazioni a dir poco spropositate delle forze dell’ordine”.

A dar voce ai minorenni nel corso della presentazione della Relazione al Parlamento è stato un rappresentante della Consulta delle ragazze e dei ragazzi, Emanuele, che ha letto una lettera al Presidente Mattarella scritta in completa autonomia dagli adolescenti della Consulta. I lavori sono stati moderati dalla giornalista Federica De Vizia di Rai Parlamento che ha trasmesso l’evento in diretta su Rai 3.

Redazione PrimaOnline

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