Il giornalista americano del Wsj Ewan Gershkovich è stato condannato a 16 anni di prigione da scontare in una colonia penale di massima sicurezza in Russia. Lo rende noto la Corte citata da Interfax.
Di origini russe, il report, classe 1991, è in carcere dal marzo 2023 accusato di “spionaggio”. Secondo l’ufficio del procuratore generale russo, avrebbe raccolto informazioni segrete per conto della Cia su uno dei principali produttori di armi del Paese, il costruttore di carri armati Uralvagonzavod.
“L’imputato non ha ammesso la sua colpevolezza durante il processo. Tuttavia, l’insieme delle prove presentate alla corte è stato sufficiente per condannarlo”, ha riferito il servizio stampa del tribunale regionale di Sverdlovsk, citato dalle agenzie russe.
Washington ha sempre definito il caso giudiziario una farsa, mentre dal Wall Street Journal, giornale per cui Gershkovish è corrispondente, ha parlato di una condanna “scandalosa”, definendo la sua detenzione ingiusta “per aver svolto il suo lavoro da giornalista”.
Una “presa di ostaggi da parte dello Stato” è stato il commento di Reporter Senza Frontiere. “Prendere di mira Gershkovich in questo modo è un altro lampante esempio di inaccettabile presa di ostaggi da parte della Russia”, si legge in una nota, che denuncia una condanna “oltraggiosa”.
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