Il caso Rai sta assumendo una rilevanza internazionale, travalicando i confini nazionali, per la questione del completamento della sua governance. Tanto da finire sotto la lente dell’European Broadcasting Union.
“Abbiamo scritto alla presidente Floridia per sollecitarla a ratificare la nomina della presidente della Rai”, ha dichiarato in un’intervista al Messaggero e al Mattino, Noel Curran, direttore generale dello Ebu, principale associazione mondiale dei media di servizio pubblico.
Agnes, ha ricordato Curran, dopo essere stata candidata dal consiglio di amministrazione della Rai a presidente nello scorso ottobre, è stata nominata a dicembre membro del Consiglio esecutivo dell’Ebu.
“Pur rispettando l’autonomia delle istituzioni italiane, esortiamo la commissione parlamentare di Vigilanza a concludere quanto prima il processo di ratifica della presidente. In questo momento è fondamentale per il vostro servizio pubblico avere una leadership stabile”, ha sottolineato Curran, definendo la nomina della presidenza una “necessità immediata”.
“La Rai è fondamentale nel combattere la disinformazione e tutelare l’indipendenza dei media”, ha ribadito, soprattutto alla luce del fatto che l’Ebu ha rilevato “una crescente tendenza a interferire politicamente nella governance dei media di servizio pubblico”.
“La forza e l’indipendenza dei media di servizio pubblico dipendono da strutture di governance solide e avulse da influenze politiche, principio questo, che l’Ebu sostiene per tutti i suoi membri, Rai compresa”, ha chiosato Curran.
Pluaso alla missiva è arrivato da Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia. “Agnes va concretizzata con un voto perché è equilibrata ed è una persona esperta”.
“Ce lo chiede l’Europa bisognerebbe dire, in questo caso, ovvero l’organismo internazionale delle televisioni pubbliche auspica una rapida elezione di Agnes a presidente con una lettera, se ho ben capito, rivolta alla commissione parlamentare di vigilanza”, ha aggiunto. Ce lo chiede l’Europa, facciamolo”.
Sempre dalle fila della maggioranza si è espresso il presidente di Noi Moderati e commissario in Vigilanza Maurizio Lupi. Il suo invito alle opposizioni è quello di “riflettere sull’endorsment di Noel Curran” in favore di Simona Agnes. “La lettera inviata alla presidente Floridia”, ha aggiunto “è un importante attestato di stima internazionale che rafforza il suo profilo di garanzia”. “La sua elezione, peraltro, farebbe uscire la Vigilanza dallo stallo e darebbe un’accelerata alla legge di riforma del sistema radiotelevisivo recependo le norme dell’European Media Freedom Act”, ha aggiunto.
Di tenore opposto il commento degli esponenti di M5S, PD, AVS e IV in Commissione di Vigilanza Rai. “Siamo davvero sorpresi che una organizzazione sovranazionale solitamente imparziale come l’EBU – una sorta di “Confindustria” europea delle telecomunicazioni che, checché ne dica Gasparri, non c’entra nulla con la UE – si prenda la briga di interferire con la politica italiana andando a fare un endorsement esplicito per la candidata espressione di una forza di maggioranza alla presidenza della Rai”, hanno commentato, ripresi da Ansa.
“Eppure fu proprio il segretario EBU, Noel Curran, a dire proprio in commissione di vigilanza quando avevamo la fortuna di riunirci, che la legge attuale sulla governance della RAI è in contrasto con i principi del Media Freedom Act europeo”.
“È quindi paradossale che la stessa persona adesso sponsorizzi un candidato che è esattamente espressione di quella legge che fa dipendere i vertici del Servizio Pubblico dal governo di turno”.
“Ci saremmo aspettati semmai una lettera per sollecitare il varo di una riforma prima di entrare in procedura di infrazione. Detto questo, la conclusione, per noi la situazione non è cambiata di una virgola e spetta alla maggioranza trovare una soluzione a questo stallo senza contare su indebite interferenze esterne”.
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