Gestazione molto lunga un po’ per tutti gli impegni portati avanti sui prodotti di carta dalla redazione di D tra il 2024 e il 2025, un po’ per la consapevolezza che affrontare l’online non era uno scherzo, soprattutto se l’immagine del nuovo prodotto digitale deve corrispondere a quella raffinata e di successo del settimanale D e di riflesso anche dei mensili il maschile U e door, dedicato alle case e al design.
E poi il web di Repubblica non era sguarnito di contenuti ‘femminili’ con l’hub MODAeBEAUTY che presenta un palinsesto di temi classici in linea con quello che piace alle donne sotto varie etichette: Moda, Gioielli, Tendenze, Beauty, un ‘offerta un po’ sconclusionata, a cui si aggiungeva anche una piccola testimonianza on line di interviste, storie, fotografie tratte dall’ultimo numero di D in edicola. Un lavoro importante quello dell’hub, che però non aveva la forza di un brand che lo differenziasse dalla enorme quantità di offerta sul web di moda e bellezza, per essere valorizzato verso le lettrici e soprattutto verso gli inserzionisti pubblicitari dei settimanali e mensili di Repubblica, prodotti dalla redazione diretta da Emanuele Farneti. “Cosi progressivamente abbiamo incominciato a pensare a come abbandonare il concetto di Hub, ” spiega Farneti ” pensando di puntare sul sito, con l’idea di rilanciare per davvero D on line che aveva avuto numerose fasi, di cui Simona Movilia, condirettrice di D e’ la memoria storica, prima di essere inglobato nell’hub”.
E così adesso che siamo in un’epoca in cui il digitale è imprescindibile per qualsiasi attività editoriale, Gedi, l’editore di Repubblica e di D, ha deciso di fare un importante investimento per lanciare il nuovo sito d.repubblica .it, che debutta oggi sulla rete dopo alcuni mesi di preparazione. Il lavoro di studio era iniziato in modo soft con l’arrivo in redazione dopo l’estate, come consulente, di Barbara Digiglio, una giornalista con grandi capacità nella creazione di prodotti editoriali on line dimostrata nei 12 anni passati al gruppo Hearst dove ha costruito i successi digitali a Gioia.it, di Elle.it, di esquire, come digital brand director, diventata anche vice direttore di Elle e direttrice di Elle.it
“La possibilità di avere in squadra Barbara mi ha convinto che potevamo spingere per realizzare un sito di D all’altezza del settimanale, e l’editore ha risposto positivamente”, racconta Farneti, considerato all’interno di Gedi come una gallina dalle uova d’oro, visto il ritorno pubblicitario dei prodotti che realizza. Peraltro una ricerca fatta due anni fa diceva che dal punto di vista della raccolta digitale D era sotto quota rispetto alla raccolta del print, quindi lo spazio da colmare c’è e tanto, soprattutto nel vastissimo campo dei progetti speciali per le aziende che con la flessibilità del digitale e soprattutto i video possono avere ampi campi di applicazione.
E gia’ dal lancio del nuovo sito la creatività video viene usata come uno dei capitoli del progetto di comunicazione legato al tema del segreto (“Can you keep a secret?”), il messaggio con cui si è deciso di giocare per attirare l’attenzione al nuovo prodotto giornalistico. Un intreccio di provocazioni che hanno coinvolto l’ intero numero di D in edicola da sabato 17 maggio, gli inviti alla festa del 21 a Milano, e con la messa on line cadenzata di nove mini video, appositamente realizzati da un video maker, che diversamente alludono al concetto del segreto. Che e’ anche il motivo dominante del lancio curioso e virale in città con sticker, manifesti con i Qr code, della grande festa organizzata in una discoteca milanese, per attirare il pubblico giovane a cui il sito di D guarda con attenzione per allargare l’audience alle generazioni refrattarie alla carta stampata. Un target a cui si punta anche con un grande impegno sui social media
Il progetto, che ha contenuti e una grafica molto in sintonia con D, è stato curato da un nuovo team creativo guidato appunto da Barbara Digiglio coadiuvata da Alessandro Arena, che va a integrare il team che in questi anni ha seguito le varie versioni digitali dei femminili di Repubblica. Con Digiglio, ex Hearst, e Arena, ex Freda, lavorano Vittoria Meloni, a sua volta in arrivo da Hearst, Manuel Sinopoli, un passato in Vogue Italia (direzione Farneti) e poi a Miu Miu, e il giovane grafico digitale John Archer Pacrem. Della moda si occuperà Benedetta Baruffi, new entry, con il ruolo di fashion and market editor, che ricopre anche per la versione cartacea. Naturalmente tutta la redazione di D collaborerà con contributi giornalistici e consigli.
La musica riempie l'estate, da Venditti con la sua 'Notte pria degli esami' agli SOS…
Non appena andata in onda il 17 giugno su La7, una sua bella inchiesta girata…
Secondo appuntamento con la classifica dei top 50 brand di news online costruita sul dato…
Nonostante le proteste contro l’amministrazione Trump non siano mancate negli ultimi mesi, i media non…
"Ma stiamo scherzando?". E' la risposta con cui Paolo Panerai ha commentato le voci sulla…
I giovani devono essere aiutati nel percorso verso maturità e responsabilità, scrive il pontefice, invitando…