Dalla Camera è arrivato il via libera unanime – con 211 voti a favore – alla proposta di legge a prima firma del deputato di Fi, Paolo Emilio Russo, per l’istituzione della giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi a causa dello svolgimento della loro professione, il 3 maggio.
Il testo passa ora all’esame del Senato.
“Da oggi in poi, il 3 maggio sarà un momento solenne per onorare chi ha messo la propria passione, la propria professionalità e il proprio coraggio al servizio di tutti noi, garantendo ai cittadini il diritto ad essere informati”, ha commentato la premier Giorgia Meloni. “Uomini e donne che, con il loro prezioso lavoro, hanno fatto arrivare i nostri occhi dove altrimenti non sarebbero arrivati. In Italia come all’estero. Dai teatri di crisi ai conflitti dimenticati, dai territori oltraggiati dalla criminalità organizzata a tutti quei luoghi – fisici e non – invisibili all’opinione pubblica”.
Lunga, purtroppo la lista di figure citate come esempio da Meloni: Cosimo Cristina, Mauro De Mauro, Giovanni Spampinato, Peppino Impastato, Mario Francese, Giuseppe Fava, Mauro Rostagno, Beppe Alfano, Giancarlo Siani, Walter Tobagi, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota, Dario D’Angelo, Antonio Russo, Enzo Baldoni, Andrea Rocchelli, Maria Grazia Cutuli, Almerigo Grilz”. “Rendere omaggio a questi giornalisti, ha concluso, è un dovere, che oggi viene sancito da una legge dello Stato e che ci impegniamo ad onorare”.
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