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Rai Radio 1 cancella ‘Giù la Maschera’. Foa: amareggiato, decisione politica

“Ebbene sì. Quel che era inaspettato è accaduto. ‘Giù la Maschera’ è stata cancellata dal palinsesto di Rai Radio 1. Sono ovviamente molto colpito, molto amareggiato per quel che è accaduto”. A comunicare la cancellazione del programma di Rai Radio 1 è il suo conduttore, Marcello Foa, che affida ai social lo sfogo per la cassazione del programma che guidava da due anni.

“‘Giù la Maschera’ è un programma che ho ideato due anni fa e che avevo condotto alternando al mio fianco tre giornalisti intellettuali di grandissimo spessore come Peter Gomez, Alessandra Ghisleri, Giorgio Gandola e all’inizio anche Luca Ricolfi -dice Foa in un video- Lo scopo era bello, di autentico servizio pubblico. C’era un solo argomento al giorno, noi lo affrontavamo mettendo a confronto diverse persone che avevano opinioni completamente diverse su quell’argomento, cercando di essere intellettualmente coraggiosi e dunque di affrontare con il giusto tono di voce anche argomenti che gli altri canali o gli altri media non affrontavano”.

Da qui “il successo della trasmissione -spiega Foa, ex presidente della Rai- e da qui un anno fa la decisione di Rai Radio 1 addirittura di potenziare questo programma. Oggi, invece, il programma sparisce dai palinsesti di Rai Radio 1”. E sulle motivazioni della cancellazione, Foa fa la sua analisi. “E’ molto semplice -scandisce- È cambiato il direttore di Rai Radio 1 e come sempre accade in queste circostanze in Rai i partiti politici hanno messo la loro voce per cercare di influenzare il palinsesto, nessun mistero: è così da tanti anni”. Quello “che però è accaduto è abbastanza sconcertante -prosegue Foa- perché il sottoscritto, ex presidente della Rai, non ha avuto notifica della decisione presa, l’ho appresa per caso dai media”.

Altri programmi “sono stati confermati -sottolinea il conduttore- Quello principale a essere stato cancellato è proprio ‘Giù la maschera’. E che purtroppo la dice lunga, perché io ho cercato, nel condurre questa trasmissione, di interpretare quella che è la mia visione di servizio pubblico, dunque di essere autenticamente plurale, di non aver paura di alcune opinioni. E naturalmente questa decisione mi amareggia. Proprio e soprattutto per la Rai che non dovrebbe comportarsi in questa maniera”. Poi i ringraziamenti, al regista, ai protagonisti e agli autori. “Abbiamo trascorso due anni meravigliosi -conclude Foa- di grande confronto, di grande passione, di grande onestà intellettuale e quindi un rammarico di non poter continuare questa bellissima pintura con loro. Però la mia battaglia per un giornalismo davvero indipendente, autorevole, non urlato ma sincero continuerà. Di questo, non dubitate”.

Redazione PrimaOnline

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