Comunicazione

Il Premiolino festeggia 65 anni. Con un tributo ai giornalisti morti per il loro lavoro

Il 29 settembre, il Piccolo Teatro Grassi ha ospitato la cerimonia di premiazione della 65ª edizione de il Premiolino. La serata si è aperta con un testo in memoria dei tanti giornalisti caduti mentre svolgevano con coraggio il loro lavoro: Anna Politkovskaja, Gerda Taro, Mauro De Mauro, Mario Francese, Mauro Rostagno, Pippo Fava, Giancarlo Siani, Carlo Casalegno, Walter Tobagi, Maria Grazia Cutuli, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
In linea con questo spirito, la giuria ha deciso di onorare la memoria di Viktorija Roščyna, la giornalista ucraina barbaramente torturata e uccisa per i suoi reportage, con una menzione speciale.

“Ogni edizione del Premiolino aggiunge nuove voci a un albo d’oro che raccoglie coraggio, indipendenza e passione”, ha rilevato Chiara Beria di Argentine, Presidente della Giuria del Premiolino. “Il 65° anniversario del Premiolino è un traguardo che conferma la sua attualità e la sua forza, in un tempo in cui la libertà di informazione è più che mai necessaria”.
“Il Premiolino non è solo un riconoscimento al buon giornalismo, ma la testimonianza di un impegno costante a difendere la qualità e l’autonomia dell’informazione”, ha rilevato Marco Tronchetti Provera, vice Presidente Esecutivo di Pirelli, che dal 2023 sostiene il riconoscimento.

I premiati della 65esima edizione

Premiati e motivazioni

Come da tradizione, i premiati hanno ricevuto un riconoscimento in denaro e la pergamena ideata e tessuta a mano da Manzi, ormai simbolo distintivo de il Premiolino.

Sabrina Giannini – Rai 3

Indagare dentro all’industria alimentare vuol dire mostrare cosa succede in un allevamento intensivo, nell’agricoltura intensiva, smascherare il washing dell’industria chimica. Significa rompere un tabù perché l’industria alimentare è da sempre il maggior sponsor di Tv, siti, giornali, convegni.
Sabrina Giannini lo ha fatto con “Indovina chi viene a cena”, con il coraggio e il rigore di chi risponde ad un solo dante causa: tutti noi quando andiamo a fare la spesa.

Siegmund Ginzberg – Il Foglio

Hanno scritto: “Ha una biblioteca più adatta alla stanzialità che all’erranza”, accostandolo al gran visir di Persia Abdul Kassem Ismael che si spostava con 400 cammelli in ordine alfabetico. Certo è che Siegmund Ginzberg, nato a Istanbul, cresciuto a Milano, sei o sette lingue parlate (col rimpianto d’aver dimenticato il turco e il russo) inviato e corrispondente a Teheran, Pechino, Washington, Estremo Oriente, New York, Parigi s’è portato dietro nei traslochi una cultura profonda, non solo bibliofila, che gli consente di scrivere sui temi più diversi con leggerezza e sapienza rare. Con un occhio particolare, negli ultimi anni, sull’uso e l’abuso della Bibbia.

Paolo Giordano – Corriere della Sera

Da anni, Paolo Giordano presta alla carta stampata le sue competenze matematico-scientifiche coniugate alla sensibilità dello scrittore, firmando reportage e commenti che affrontano con sguardo limpido, insieme empatico ed analitico, i temi più diversi, dalla pandemia all’intelligenza artificiale, affermandosi così come voce pacata e autorevole in un’epoca di caos informativo e crescente antiscientismo.

Thomas Mackinson – Il Fatto Quotidiano

Per il rigore e la versatilità con cui produce inchieste giornalistiche originali, accurate e in grado di farsi notare, senza scorciatoie né pose autoriali. Per la continuità con cui segue temi trascurati, la cura nel documentare i fatti; e anche per una certa dose di coraggio che possiede e ha mostrato nel trattare storie che chiedono conto delle proprie azioni a chi ha responsabilità pubbliche.

La premiazione di Luigi manconi, con Giulio Anselmi

Luigi Manconi – La Repubblica

Nel suo lungo cammino attraverso molteplici esperienze, tra alti e bassi, critiche e riconoscimenti, ha sempre coltivato l’attenzione ai diritti fondamentali della persona, in particolare delle vittime e dei più deboli. Allo stesso tempo l’eclettico Manconi ha un vero e proprio culto della parola. Ed è stato così che quando si è trovato ad affrontare la perdita della vista ha trovato nella scrittura – immaginata di notte, dettata di giorno-il suo rifugio. Il risultato sono editoriali, analisi, interventi di grande sensibilità a partire dall’inascoltata battaglia sulle inaccettabili condizioni di vita nelle carceri italiane.

Anna Zafesova – La Stampa

Anna Zafesova è una delle firme più amate della Stampa, giornale per cui, da corrispondente da Mosca, a inizio millennio ha raccontato la transizione postsovietica. Libera da pregiudizi, illustrò il “miracolo di Zelensky” molto prima che la Russia invadesse l’Ucraina. Una guerra che da tre anni e mezzo descrive con brillantezza e profondità d’analisi rare, che derivano da conoscenza e capacità di studio.

Premio Pirelli per la scuola

A completare la serata, la consegna del Premio Pirelli per la Scuola, giunto alla seconda edizione e dedicato alla migliore inchiesta o articolo sul mondo dell’istruzione, un impegno per sostenere l’informazione nel primo luogo dove si dà forma al futuro. Il riconoscimento è andato a:

Il premio Pirelli per la scuola a Gianna Fregonara e Orsola Riva, con Antonio Calabrò

Gianna Fregonara – Corriere della Sera

La formazione è componente essenziale del tessuto sociale e civile, motore d’un migliore futuro. E un’informazione autonoma, rigorosa, attendibile, incide sulla qualità del discorso pubblico e sul senso di responsabilità delle classi dirigenti. Queste caratteristiche sono evidenti nell’impegno professionale di Gianna Fregonara e Orsola Riva, nelle cronache e nelle inchieste sui temi della scuola, che Pirelli intende segnalare con questo Premio, insistendo sulla necessità di dedicare la massima attenzione alla qualità dei processi educativi.

Orsola Riva -Corriere della Sera

La formazione è componente essenziale del tessuto sociale e civile, motore d’un migliore futuro. E un’informazione autonoma, rigorosa, attendibile, incide sulla qualità del discorso pubblico e sul senso di responsabilità delle classi dirigenti. Queste caratteristiche sono evidenti nell’impegno professionale di Gianna Fregonara e Orsola Riva, nelle cronache e nelle inchieste sui temi della scuola, che Pirelli intende segnalare con questo Premio, insistendo sulla necessità di dedicare la massima attenzione alla qualità dei processi educativi.

Redazione PrimaOnline

Recent Posts

Il nuovo numero di ‘Prima’ è in edicola a Milano e in digitale

Il nuovo numero di ‘Prima Comunicazione’ è in edicola da oggi a Milano e da martedì 14 a…

4 ore ago

Niente Treccani. Carlo Carabba torna in HarperCollins Italia come direttore editoriale Fiction e Non-Fiction

Il 25 ottobre veniva comunicato che Carlo Carabba avrebbe lasciato HarperCollins Italia per approdare da…

4 ore ago

Giornalisti del ‘Tirreno’ in sciopero dopo contestazione disciplinare a membro Cdr

L'assemblea dei redattori de "Il Tirreno", all'unanimità, ha proclamato lo sciopero immediato per impedire l'uscita…

4 ore ago

Quando l’IA smette di scrivere e comincia a lavorare

C’è un momento in cui l’intelligenza artificiale smette di generare testi o immagini e comincia…

11 ore ago

Cecchetto: Linus? Gli ho risolto la vita; c’è chi è riconoscente e chi no

"Il dispiacere c’è sempre, perché quando qualcuno ha avuto bisogno di te era disposto a…

11 ore ago

Droni che volano, cyber che passa inosservato: il paradosso della sicurezza europea

L’Europa guarda il cielo, ma una parte rilevante della competizione strategica si gioca nei server.…

12 ore ago