Editoria

Ranucci: Italia Paese malato; slegare servizio pubblico da politica; giornali Angelucci “pieni di delegittimazione contro di me”

L’Italia, “più di altri, è un Paese malato e abituato convivere con la sua patologia come se fosse normalità”. Lo afferma il giornalista Sigfrido Ranucci intervenendo in collegamento al seminario “Il silenziamento delle voci dei giornalisti intorno al mondo” al Parlamento europeo, raccontando di aver dovuto affrontare diciannove provvedimenti giudiziari a causa di un politico oggetto delle sue inchieste, solo per vedere quest’ultimo, rinviato a giudizio per le modalità con cui aveva provato a impedire l’attività giornalistica, cambiare partito ed essere eletto in Ue. L’episodio “è testimonianza di quanto sia fragile la nostra democrazia”, riassume Ranucci. “Le querele temerarie hanno preso il posto delle pallottole”, spiega.

“Se l’Ue vuole incidere in quello che sono i suoi valori portanti deve dotarsi di strumenti più incisivi per farli rispettare all’interno di singoli Paesi”. Dice Ranucci sottolineando di aver seguito con “grandissima attenzione” l’iter dell’European Media Freedom Act, che mira a garantire l’indipendenza dei media promuovendo un servizio pubblico “slegato dalla politica” e “risorse certe” per chi opera nel settore. In tale ambito, l’Italia “non è stata in grado” di applicare l’equo compenso richiesto dall’Ue, aggiunge.

Parlando della necessità di avere mezzi d’informazione liberi dall’influenza politica il giornalista cita l’imprenditore, editore e politico Antonio Angelucci, che “gestisce tre importanti giornali”. “Non solo è uno dei parlamentari più assenti”, ma spesso i suoi giornali “sono pieni di delegittimazione contro di me”. In alcuni casi altri giornali, racconta Ranucci, si sono addirittura augurati la sua morte, rammaricandosi del suo avvenuto ritorno da una zona di disastro ambientale.

Se il messaggio dell’attentato contro la vita del giornalista Sigfrido Ranucci aveva l’obiettivo di fermare l’attività della trasmissione di giornalismo d’inchiesta che conduce, Report, “sicuramente ha ottenuto l’effetto opposto”. Lo afferma il giornalista Sigfrido Ranucci intervenendo in collegamento al seminario “Il silenziamento delle voci dei giornalisti intorno al mondo” al Parlamento europeo.

“Sicuramente” si è trattato di un attacco “a quello che siamo e quello che raccontiamo”, sottolinea il giornalista, ricordando di non produrre personalmente giornalismo d’inchiesta “da anni”, ossia da quando dirige la trasmissione, ma riconoscendo di essere il “volto” del lavoro compiuto dalla sua “squadra straordinaria”. In questi termini si è trattato di un attacco “alla nostra indipendenza, al nostro coraggio, alla capacità di andare a toccare qualsiasi centro di potere capitato sotto al nostro sguardo”, svolgendo pienamente il ruolo di “cani da guardia della democrazia”, aggiunge.

“Quello che successo a me credo che sia un atto dimostrativo, non so ancora bene finalizzato a cosa, e questo è l’aspetto che mi preoccupa di più”. Lo afferma il giornalista Sigfrido Ranucci intervenendo in collegamento al seminario “Il silenziamento delle voci dei giornalisti intorno al mondo” al Parlamento europeo. Il giornalista sottolinea come l’attentato contro la sua vita sia giunto dopo solo tre o quattro anni di attività inerente e rappresenta un “salto di livello” rispetto alle azioni di dossieraggio, di diffamazione, di intimidazioni cui è soggetto da anni.

Ue: investigare l’attacco a Ranucci, l’impunità mina democrazia

“A nome della Commissione voglio esprimere la nostra incondizionata solidarietà a Sigfrido Ranucci, alla sua famiglia e ai suoi colleghi. La Commissione si associa alla condanna espressa da tutte le forze politiche in Italia. Questi attacchi sono inaccettabili e devono essere investigati: l’impunità minerebbe la tenuta della società democratica, che può fiorire solo con una stampa libera”. Lo ha detto la Commissaria all’allargamento Marta Kos, parlando a nome della Commissione Ue al dibattito in Aula a Strasburgo dal titolo: Intimidazione criminale contro i giornalisti investigativi nell’Ue il tentato attentato a Sigfrido Ranucci.
“Esistono una serie di strumenti che vogliono costituire la base per la protezione dei giornalisti in Europa, come la direttiva anti-Slapp. La libertà dei media rimane una parte fondamentale della relazione annuale sullo stato di diritto, che ogni anno misura la situazione negli Stati membri. La Commissione conta sul fatto che tutte le autorità nazionali facciano quanto possibile affinché i giornalisti siano tutelati in tutta Europa”, ha aggiunto la Commissaria.

Flash mob trasversale per solidarietà

Di fronte all’Emiciclo del Parlamento europeo di Strasburgo si è svolto un flash mob in solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci, prima della discussione in aula sull’attentato contro quest’ultimo e sul tema delle intimidazioni criminali contro il giornalismo d’inchiesta più in generale. Organizzato dall’eurodeputato del Partito democratico (S&D) Sandro Ruotolo, l’evento ha visto la partecipazione di europarlamentari appartenenti all’intero arco politico, tra cui esponenti del Movimento 5 Stelle (The Left), Alleanza Verdi e Sinistra (Greens/Ale), lo stesso Pd, Forza Italia (Ppe) e Fratelli d’Italia (Ppe). Gli europarlamentari hanno sorretto cartelli con messaggio di supporto a Ranucci e alla libertà di stampa.

Sit-in libertà di stampa giornalisti e politici

La manifestazione indetta dal M5s a piazza Santi Apostoli per la libertà di stampa dopo l’attentato sotto casa del giornalista Sigfrido Ranucci è iniziata poco fa e vedrà alternarsi dal paco diversi interventi, misti in streaming e presenza, di giornalisti, politici e esponenti della società civile: da Milena Gabbanelli a Marco Travaglio, da Francesco Cancellato a Riccardo Iacona, da Lirio Abbate a Federico Cafiero De Raho a Roberto Scarpinato. Stando alla scaletta ufficiale dell’evento, gli ultimi due interventi, in ordine, saranno di Andrea Scanzi e Sigfrido Ranucci. Ha aperto gli interventi il leader del M5s Giuseppe Conte

Cardinale Parolin: preoccupati per il clima di intolleranza

“Preoccupazione” per il “clima di intolleranza” . Il segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin, da’ voce alla sua preoccupazione dopo l’attentato subito dal giornalista di Report Sigfrido Ranucci. “E’ fonte di grande preoccupazione che ci possano essere atti di intimidazione nei confronti della libera stampa”, sottolinea Parolin ai margini di un evento di Aiuto alla chiesa che soffre. L’attentato “ci dice che rischiamo sempre di più in un clima di intolleranza dove le libere espressioni non sono più accettate. Noi vogliamo che tutti possano esprimere il loro punto di vista con rispetto, con oggettività ma che tutti possano esprimersi senza essere oggetto di questo tipo di minacce. Quindi veramente siamo preoccupati di questo e vorrei dire anche che esprimiamo solidarietà a chi è stato oggetto di questa intimidazione“.

Colosimo: audizione in Commissione Antimafia? Deciderà lui i tempi

“Ho accolto immediatamente la richiesta ascoltare Ranucci (il giornalista e conduttore di Report al quale nei giorni scorsi è stata fatta esplodere l’auto davanti casa a Campo Ascolano ndr). Non intendo fare pressioni, deciderà lui come, quando e se venire, sapendo che la Commissione lo aspetta”. Lo ha detto la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo, nella conferenza stampa dopo la missione dell’organismo parlamentare a Ostia, replicando a una domanda sull’audizione di Sigfrido Ranucci in Commissione Antimafia. Rispetto a quanto avvenuto Colosimo ha detto che “nessun atto di quel genere, a maggior ragione se verso un giornalista che fa inchieste, può essere sottovalutato: totale condanna per l’accaduto e solidarietà a Ranucci”. Quanto a una possibile pista “dovremo aspettare i risvolti di chi sta facendo le indagini”.

Gruppi Pd con Schlein su comunicazioni Meloni, dem lavorano a risoluzione

Riunione congiunta dei gruppi Pd di Camera e Senato con Elly Schlein stamattina in vista delle comunicazioni in Parlamento domani della Giorgia Meloni prima del Consiglio europeo. I dem lavorano a una loro mozione. Anche questa volta, le opposizioni presenteranno ciascuna un proprio testo. Quello del Pd, viene riferito, sarà articolato tra Europa e manovra. A ricordare, ad esempio, come l’Ue a trazione destra stia mettendo da parte il Green Deal presentandolo come una ‘liberazione’ per le imprese senza mettere in campo però – ultima manovra compresa- alcuna strategia di politica industriale.

Durante la riunione sono intervenuti i capigruppo Francesco Boccia e Chiara Braga, i capigruppo in Esteri Alessandro Alfieri e Piero De Luca. Quest’ultimo ha ricordato, nel giorno della piazza in solidarietà a Sigfrido Ranucci, come il governo continui a tacere sulla direttiva Ue anti a direttiva anti-Slapp che mira a proteggere giornalisti e che al momento è ferma in commissione.

Tra gli interventi anche quello di Dario Franceschini che domani parlerà in Senato. L’ex-ministro ha sottolineato, si riferisce, come la premier Meloni non stia sfruttando il momento di debolezza in Ue di Francia e Germania per dare impulso all’integrazione europea a vantaggio dell’Italia e come, in un appiattimento ideologico su Trump e la politica sovranista, non faccia nulla di fronte agli attacchi a organismi sovranazionali che tutelano il nostro Paese. Temi ripresi anche dalla segretaria Schlein nelle conclusioni.

Sigfrido Ranucci (Foto LaPresse)

Redazione PrimaOnline

Recent Posts

Classifica delle testate di news online: sul podio Corriere, Repubblica e Fatto

La classifica dei top 50 brand di news online è realizzata sul dato utenti unici…

2 ore ago

Meloni: M5s stilava liste proscrizione cronisti; su libertà stampa manca equilibrio

"Il tema della libertà di stampa è un tema molto serio, però è anche un…

2 ore ago

Ranucci: giornalisti liberi delegittimati da politici con liti temerarie e querele

"Come sapete, la bomba è stata messa davanti alla mia abitazione, ma quella è una…

2 ore ago

Sberleffi e barzellette. Le tv russe mettono Trump alla berlina

Nel giro di due mesi il buon giudizio sul presidente Usa ha lasciato spazio a…

2 ore ago

Governo tedesco a Berlusconi: rispetti intesa su ProSieben, terremo d’occhio situazione

Il sottosegretario tedesco Wolfram Weimar si è rivolto direttamente a Pier Silvio Berlusconi, presidente di…

2 ore ago

Warner Bros Discovery in vendita, valutate “alternative strategiche”

Warner Bros. Discovery (Wbd) sta valutando la vendita dell'intero gruppo media o della sola entità…

2 ore ago