“La crisi del settore si inquadra in un clima di forte ostilità verso chi fa informazione”. Così il segretario nazionale della Fnsi, Raffaele Lorusso intervenendo a Bari alla conferenza stampa sulla situazione dei quotidiani La Gazzetta del Mezzogiorno e La Sicilia.
“La cosa gravissima – ha spiegato Lorusso – è che Salvini e Di Maio, i due vicepremier e non due passanti, abbiano esultato per il taglio del fondo dell’editoria, quindi per la inevitabile chiusura di alcuni giornali e la perdita di molti posti di lavoro evidentemente perché è una sorta di diversivo mediatico che hanno trovato per nascondere il tradimento di una serie di promesse fatte agli elettori”.
“Non essendo riusciti ad abolire la povertà – ha aggiunto il segretario Fnsi – hanno cancellato parte dei finanziamenti riservati all’editoria più debole, che per alcune testate sono vitali, anche perché sono la base del pluralismo e della democrazia. Questo è lo scalpo da offrire agli elettori: lo scalpo di una categoria che fa informazione e che per mestiere aiuta i cittadini a illuminare le realtà in cui vivono. È la chiara ritorsione di chi ha vendette da consumare. Di Maio e i 5 stelle contro i giornalisti e il ruolo dell’informazione. Salvini contro la Chiesa di Papa Francesco, come dimostra l’attacco ad Avvenire, per la presa di distanze dalle politiche sull’immigrazione. A nulla sono purtroppo serviti i richiami del Presidente della Repubblica sulla importanza della libertà di stampa e del pluralismo”, l’amara conclusione.
Il presidente della Fnsi Beppe Giulietti, invece, commentando su Twitter gli scioperi ad Ansa e Askanews, ha lanciato un appello di solidarietà e sostegno alle agenzie: “loro danno voce ogni giorno alle nostre lotte, ora bisogna dare voce alle loro”. Solidarietà ad Ansa e Askanews è stata espressa anche dal Cdr di Adnkronos.
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