L’amministrazione Trump chiese ed ottenne segretamente dal primo giugno al 21 luglio del 2017 le email e i dati dei telefoni personali e di lavoro di Barbara Starr, la corrispondente della Cnn per il Pentagono. Lo rivela la stessa emittente di Atlanta, dopo che la giornalista ha ricevuto una notifica dal ministero della giustizia, che non ha precisato il motivo della mossa ma ha assicurato che la reporter non è mai stata obiettivo di indagine.
Si tratta della terza rivelazione del genere riguardante la presidenza Trump, dopo quelle che hanno interessato giornalisti del Washington Post, del New York Post, di Politico e di Buzzfeed, tutti autori di articoli sul Russiagate.
Il presidente della Cnn Jeff Zucker ha “condannato fortemente” l’episodio, denunciando una violazione del primo emendamento della costituzione e chiedendo un incontro immediato con il dipartimento di giustizia per una spiegazione.
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