Salvo Mizzi non è tipo da accontentarsi e tirare a campare in un lavoro che non lo entusiasma. Dopo due anni come Innovation, Access Omnichannel & Customer Engagement Director di Recordati Pharmaceuticals Italy ha lasciato il gruppo farmaceutico internazionale ed è tornato alla sua vera passione. Si è messo promuovere fondi, talenti, start up innovazione dando vita a Radical Partners, “una nuova company che finalmente non mi annoia”, sostiene Mizzi nella presentazione che pubblichiamo qui sotto, con lo stile snob e ironico che contraddistingue questo siciliano di ingegno, Kauffman Fellow dal 2013 ex presidente di We School, piattaforma italiana leader nella digital education.
Per capire il senso di quello che farà, bisogna conoscere cosa ha fatto Salvo Mizzi finora: una lunga esperienza manageriale nel mondo internet e nel digitale, si è occupato di sviluppo degli investimenti tech, venture capital e open innovation. È stato infatti responsabile innovation e digital innovation in Telecom Italia/TIM, ceo di TIM Ventures e di Invitalia Ventures; General Partner in Principia e poi direttore generale in ENEA Tech, oltre che tra i principali ispiratori della nascita del Fondo Nazionale Innovazione. Esperienze che gli hanno permesso di costruire una forte competenza di implementazione di nuove tecnologie anche in ambito health e dei servizi digitali innovativi delle industry, come elemento di trasformazione e costruzione di nuovi modelli organizzativi. E adesso ecco cosa Mizzi prevede per il futuro.
Solo crescita, innovazione e investimenti

“Cosa farai da grande?” mi è stato chiesto. Bella domanda.
Servirebbe una bella risposta. Ebbene, Dopo mesi di giovanile stealth mode, ecco Radical Partners, una nuova company che finalmente non mi annoia – perché si occupa solo di crescita, innovazione e investimenti. Gli argomenti che preferisco. In fondo mi sono sempre sentito a mio agio nelle sfide più difficili. Molto a disagio, invece, nelle situazioni che definirei “Quattro neuroni e un funerale”.
Per Radical Partners (nome “a cassa dritta”) è tempo di costruire ed essere netti e radicali, una postura che sembra l’unica risposta possibile al mondo che ha preso forma negli ultimi 25 anni. Come? Creando lo spazio per una nuova generazione di talenti emergenti e visionari, imprenditori, CEO e Founders.
Prendo ispirazione da Steve Blank, il più amato e rispettato pensatore degli ultimi 50 anni in Silicon Valley.
Steve era presente nell’istante in cui avveniva la creazione delle tecnologie che ora guidano la nostra economia e che hanno – nel bene e nel male – trasformato il mondo. Circondato costantemente da un ecosistema di individui creativi, implacabili e tenaci, Steve ha scoperto che avevano in comune soprattutto una cosa: non mostravano alcun rispetto per lo status quo. Mentre le persone average hanno vite/lavori normali, founders e creatori di nuovi mercati sono più simili agli artisti o ai grandi scienziati. Vedono cose che gli altri non vedono e passano la vita intera a cercare senza sosta di realizzare la loro visione.
Questa percezione del talento ha plasmato tutta la mia vita professionale e mi spinge verso una revisione radicale dell’approccio all’innovazione e agli investimenti nell’UE e nel nostro Paese.
Perché chiediamo a grandi talenti o fondatori di startup of course “vibranti” di volare sulla Luna in pochi giorni, mentre noi non siamo abbastanza coraggiosi da viaggiare allo stesso ritmo? Il noi è collettivo, e riguarda chiunque si trovi nella posizione di attivare il talento e decidere. Nelle aziende, nei fondi VC, nelle strutture organizzative di stampo novecentesco.
Radical Partners farà due cose, circa.
Uno. Allinea Vision, People e accesso al Capitale per chi sta creando il futuro.
Due. Fornisce un’esposizione sostenibile long-term all’innovazione a chi con altrettanto talento ci crede e ci investe.
Tre, bonus track.
Partiamo da subito con una nuova, ambiziosa avventura: Radical Fund Project, il primo fondo di fondi VC completamente privato, qualificato, indipendente, nato in Italy. Un acceleratore di nuovi fondi e gestori VC, scelti tra quelle/i che vogliono lasciare una traccia nel mondo. Un CERN in cui il solo nucleo è il talento umano.
Siamo fortunati a essere qui adesso, durante l’ascesa del nuovo.”