Urbano Cairo (Foto LaPresse)

Il sogno di Cairo 

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Un racconto di trent’anni di sfide e conquiste all’insegna dei successi in pubblicità 

“La Forza della qualità” è il  titolo dell’incontro organizzato da Rcs Media ieri sera a Roma con invitati tutti i rappresentanti del mondo della comunicazione e gli investitori pubblicitari della Capitale. 

Pienone a Villa Miani, dove dopo un lungo aperitivo, Uberto Fornara, amministratore delegato della concessionaria di pubblicità del gruppo Rcs e de  La7 ha raccontato con l’appoggio di video e chart i risultati delle vendite in edicola e on line del Corriere della Sera, largamente primo davanti a Repubblica, la ricca offerta di eventi, e un dato straordinario rivendicando di rappresentare in Italia il primo gruppo editoriale dopo gli OTT, con 31  milioni di utenti unici mesi, tre utenti su quattro di quelli che navigano online.

Uberto Fornara
Uberto Fornara

Insomma molte informazioni per testimoniare “la forza della qualità” e per arrivare al momento clou della serata rappresentato, come sempre,  dall’intervento di Urbano Cairo, l’editore e la forza propulsiva del gruppo.

Uberto Fornara, ad CairoRcs Media

In prima fila, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, molto amato da Cairo perché ha concesso l’arrivo del giro d’Italia della capitale,  anche per l’edizione 2025,  insieme ai dirigenti de La7 , l’ad Marco Ghigliani, il direttore della rete Andrea Salerno, il direttore del TgLa7, Enrico Mentana, il vice direttore del Corriere della Sera, con sede a Roma,  Fiorenza Sarzanini, Formigli,  Aldo Cazzullo, Massimo Gramellini, e molti protagonisti dei programmi della rete, e manager di fiducia del presidente. 

Uberto Fornara

Visibilmente felice come nelle situazioni in cui è in rapporto con il suo pubblico, che sono poi i suoi clienti e i suoi sostenitori con la pubblicità, Urbano Cairo hai iniziato un lungo racconto partendo dal suo “sogno” (un riferimento anche se non esplicitato allo slogan dell’offerta digital di CairoRcs Media, presentata su un cartoncino con l’utilizzo del lettore QR). Un sogno partito da lontano quando lavorava come assistente di Silvio Berlusconi che realizzava le sue imprese nel mondo della televisione e dell’editoria, che evidentemente gli aveva comunicato lo spirito visionario insieme al coraggio imprenditoriale.

Cairo racconta al pubblico romano la strada percorsa per arrivare dov’è, con moltissimi particolari legati al suo inizio avventuroso nel 1995  come concessionario di Io Donna, Oggi e Tv Sette ( Prima comunicazione all’epoca è stata testimone privilegiata della vicenda pubblicando le foto di Cairo nella sede deserta della concessionaria appena fondata) 

Urbano Cairo (foto Calcinai)
Urbano Cairo (foto Calcinai)

Il numero di Prima Comunicazione di febbraio, 1999

E poi via via la crescita con i suoi amici collaboratori di fiducia come Uberto Fornara, consigliere e compagno fedele  di ogni avventura.

Cairo e Fornara (Foto LaPresse)
Cairo e Fornara (Foto LaPresse)

Particolarmente divertente il racconto dei primo contatti con la televisione che era sempre stata un suo obiettivo, che era riuscito a raggiungere prima come concessionario della pubblicità di Telepiu’ e poi finalmente con di La7 accettando sfide di minimi garantiti milionari, per poi essere in pole position per acquistare la rete messa in vendita da Telecom, all’epoca della presidenza di Franco Bernabe’.

Tempi lontani che Cairo racconta per far capire come i sogni possono diventare realtà, se si  creano i presupposti professionali e reputazionali  per realizzarli. Così come quando ha deciso di tentare la scalata al Gruppo Rcs disastrato da troppi padroni, riuscendo a conquistare la fiducia degli azionisti di minoranza che gli hanno affidato il destino del gruppo. 

Un lunga storia che ha trasformato un incontro di business in una specie di festa di famiglia. Un modo per motivare gli investitori pubblicitari e far si che si rendano cosa sono i prodotti giornalistici, televisivi e on line, e  di cosa c’è veramente dietro  ai numeri freddi che  propinano con supponente scientificità i centri media.