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Perchè i media ignorano la crescente resistenza a Trump?

Lo scorso 5 aprile centinaia di migliaia di persone sono scese in strada per partecipare alle proteste del movimento “Hands Off” contro l’autoritarismo di Trump e del suo ex alleato Musk.

Tuttavia la copertura mediatica dell’evento è stata tiepida con il New York Times che ha pubblicato solo una foto, senza nessun articolo in prima pagina; il Wall Street Journal che l’ha collocata in fondo alla home page e Fox News che l’ha liquidata come “una protesta di liberali”.

Hanno mostrato maggiore attenzione verso l’avvenimento Cnn, alcune testate locali e testate internazionali come il Guardian.

Motivi della scarsa copertura dei movimenti anti-Trump

Secondo l’analisi di Margaret Sullivan del Guardian, i motivi per cui i media dedicano scarsa attenzione ai movimenti anti -Trump sono 3: i media tradizionali tendono a vedere queste manifestazioni come “liberali”; hanno paura che una copertura più completa delle proteste venga vista come “faziosa” dalla destra; concentrati sul profitto, temono di perdere parte del pubblico conservatore, dando spazio a queste notizie.

La forza delle proteste pacifiche secondo Harvard

Tuttavia, secondo uno studio di Harvard, condotto da un team di ricercatori guidati da Erica Chenoweth quando almeno il 3,5% della popolazione partecipa a proteste non violente e continuative, il cambiamento politico è sempre arrivato.

Negli Stati Uniti, questa percentuale equivale a circa 9 milioni di persone, all’incirca la popolazione di New York.

Tuttavia, se i media continuano a ignorare o minimizzare queste mobilitazioni, il potenziale trasformativo del dissenso pacifico rischia di andare perduto.

Il movimento “No Kings”

Lo scorso sabato 14 giugno, le manifestazioni “No Kings” contro l’autoritarismo di Trump hanno radunato – stando a G. Elliott Morris, giornalista che cura la newsletter “Strength in Numbers” su Substack – tra i 4 e i 6 milioni di persone in tutti gli Stati Uniti che hanno preso parte a oltre 2100 eventi nei 50 Stati americani. Questo dato rappresenta circa l’1,2-1,8% della popolazione.

Secondo gli organizzatori hanno aderito al programma 5 milioni di cittadini.

A livello locale, alcune città hanno registrato affluenze significative, come Houston con 15mila manifestanti e Salt Lake City, 10mila.

Questo potrebbe superare il precedente record della storia recente, quando tra i 3,3 e i 5,6 milioni di persone parteciparono alla Women’s March del 2017, organizzata per protestare contro la retorica misogina di Trump.

Il doppio appello di Sullivan agli americani e ai media

“Alla fine, tutto dipende dal popolo americano. Ad abbastanza persone importa davvero della democrazia, della decenza e dello stato di diritto da lasciare le loro poltrone comode, i barbecue e le app di scommesse sportive per scendere in strada e far sentire la propria voce?

Se le proteste diventeranno abbastanza grandi e durature, anche i media più riluttanti avranno ben poca scelta: dovranno prestare attenzione.

Foto (Ansa): proteste No Kings, 14 giugno 2025

Paola Cavaglià

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