Domenica 7 settembre pista brianzola cuore pulsante del mondo dei motori. Numeri record per i biglietti, il Gp diventa un nuovo banco di prova in vista delle Olimpiadi e della capacità – anche se con numeri e proporzioni diverse – del nostro paese di organizzare grandi eventi
L’auspicio è che domenica ci possa essere una Ferrari sul gradino più alto del podio – magari due affidandosi ai ricorsi della storia dopo il doppio ritiro di Zandvoort – ma fin da ora il Gran Premio di Monza, in programma domenica 7 settembre, si presenta nel migliore dei modi.
Biglietti record e indotto in crescita
Al record per la vendita di biglietti, con un aumento superiore al 20% rispetto al 2024 e previsioni di presenze che sfiorano i 330 mila spettatori sul week end, si aggiunge infatti l’indotto da 192,6 milioni stimato dal Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, con un +8% sull’anno passato.
Numeri che confermano il valore di una manifestazione che non è solo un evento per appassionati di motori, ma una leva per il turismo e il commercio. E che, simbolicamente diventa l’antipasto per le ormai imminenti Olimpiadi di Milano Cortina, appuntamento globale per definizione, di cui una vasta fetta del nord Italia sarà protagonista.
E’ stato nel segno di questa consapevolezza che oggi l’autodromo ha aperto le sue porte alla conferenza stampa di presentazione. Accanto ai vertici di Aci, con il Commissario Straordinario Generale Tullio Del Sette, il Sub Commissario Giovanni Battista Tombolato, e il Presidente eletto Geronimo La Russa, nella veste di presidente di AC Milano, al presidente di Autodromo Nazionale Monza, Giuseppe Redaelli, altissima la presenza delle istituzioni con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il Sindaco di Monza Paolo Pilotto e l’assessora allo Sport del Comune di Milano, Martina Riva. Collegati in video i ministri Andrea Abodi e Matteo Salvini, così come Stefano Domenicali, presidente e ad di Formula 1, che ha inviato un saluto.


Autodromo di Monza rinnovato
Il Gp a Monza finora è stata una presenza quasi costante nel calendario di F1, che in questa stagione celebra i 75 anni dalla sua nascita. L’edizione numero 96 coincide anche con altri anniversari di peso per gli appassionati di motori: i 50 anni dalla vittoria mondiale di Niki Lauda, proprio su Ferrari, i 100 anni dalla prima vittoria mondiale di Alfa Romeo.
Ricorrenze che ne fanno “un prezioso ponte tra generazioni”, come ha sintetizzato il presidente La Russa, “un fiore all’occhiello da perpetrare nel tempo”. Un pezzo di storia e di tradizione del motor sport, quindi, che anno dopo anno deve essere preservato e rilanciato, con lavori di miglioramento e aggiornamento per essere al passo con i tempi e le richieste di uno sport che mira ad arricchire il suo valore esperienziale per tifosi, appassionati e sponsor.

Continuando con i progetti di ammodernamento, in corso da qualche tempo, dopo gli interventi sul tracciato e sulla viabilità, con la creazione di sottopassi e ponti pedonali, le novità di quest’anno a livello strutturale riguardano le aree per i tifosi. In totale le tribune sono diventate 34, con la nuova ultimate hospitality che presenta spazi per la ristorazione e il relax e che dovrebbe essere il prototipo per il restyling futuro di altre aree. Nuovi e migliorati anche gli spazi studiati per i diversamente abili, con aree attrezzate e più facilmente raggiungibili.
Più che raddoppiate le gradinate per gli spettatori delle aree prato, così come è salito a 36 il numero dei maxi schermo lungo il circuito.
Tra le iniziative future c’è la messa in sicurezza e il recupero dell’iconico anello dell’alta velocità, non per fini legate alle corse ma per interesse culturale, anche in vista della futura creazione del museo dell’automobilismo.
Non solo sport
Ma non c’è solo lo sport, e la gara, così come il lungo week end che la precede, si presta ad assumere anche altri significati. “Il Gran Premio sarà un’occasione per sottolineare, valori come italianità, sostenibilità e solidarietà”, ha rimarcato il generale Del Sette. Oltre alle Ferrari, al giovane pilota Mercedes Kimi Antonelli e alle radici della Racing Bull – con sede a Faenza – l’italianità, ha spiegato, sarà rappresentata dal passaggio delle Frecce Tricolore, e dall’arrivo dei paracadutisti della Folgore con le bandiere di Aci, Fia e del nostro paese durante l’esecuzione dell’inno di Mameli. La sostenibilità passerà invece dalla presenza nelle fanzone dei villaggi della biodiversità, dal rinnovo dell’iniziativa ‘Ogni pilota un albero’ alla quale quest’anno si aggiunge la messa a dimora del clone del Cipresso di San Francesco, a premessa della piantumazione di migliaia di piante autoctone per la ricostruzione dei boschi del Parco.
Sul fronte della sostenibilità, ci saranno punti dedicati alla prevenzione cardiovascolare e alla donazione del sangue, oltre ai dispenser di crema solare e ai punti per l’acqua potabile distribuiti in tutto il complesso del parco.
C’è il valore turistico che porta benefici, oltre alla Brianza, ad un’ampia parte di territorio lombardo, coinvolgendo Milano e la sua area metropolitana e ad altre province, in primis Como, Lecco e Varese.
“Stiamo parlando di 300mila presenze nel fine settimana”, ha rimarcato il ministro Salvini. “Parleremo di due milioni di presenze fisiche nell’arco degli eventi olimpici, ma soprattutto di tre miliardi di telecomandi che nel mondo si sintonizzeranno sulle montagne italiane e lombarde e le nostre città, compresa la mia Milano, come prossima meta da visitare”, ha detto rimandando proprio alle Olimpiadi al via tra poco più di 150 giorni.
Una misura dell’universalità del Gran Premio l’ha data il sindaco di Monza, Pilotto. Nel 2024, ha rimarcato, “la gara ha attirato persone da 69 paesi diversi, circa il 30% degli spettatori era under30, il 25% over 50, e nuclei che per il 38% rappresentavano famiglie.
“Siamo consapevoli di essere sotto la lente di ingrandimento”, ha detto Pilotto, “sentiamo un forte senso di responsabilità”. Perchè, ha aggiunto, “accogliere oltre 300 mila persone significa celebrare non solo il morsport, ma incontrare popoli”.
F1 esempio per dar valore all’Autodromo
A margine della conferenza il presidente Redaelli con Prima Comunicazione ha approfondito lo slancio che la F1 può dare all’Autodromo e alle altre iniziative – motoristiche e non solo – che ospita.
“Formula Uno sta facendo da maestra, con l’organizzazione di un evento motoristico che non è più soltanto motoristico, ma diventa un’occasione da non perdere perché unisce musica, cultura, apre allo scambio e all’incontro con le persone”.
“Su questo format si vorrebbe lavorare anche per fare in modo che altre manifestazioni di motorsport possano avere la stessa valenza e quindi richiamare pubblico, con servizi più adeguati ai tempi moderni”.
I numeri della F1 sono irraggiungibili, ma la base di partenza per il seguito per altri campionati – dal Wec al Rally, a manifestazioni più piccole che comunque hanno la propria nicchia di tifosi – è buona.
L’auspicio di Redaelli è che – una volta terminati i lavori – si possa crescere, non solo nei motori.
“Con i building nuovi che faremo, con i servizi che introdurremo, la struttura si presta a iniziative di qualunque natura, dalle feste private, alle feste aziendali, alla promozione per le aziende della provincia di Monza e Brianza. Il concetto di fondo, ha concluso, è quello di arrivare ad avere un Autodromo che riesca ad autosostenersi insieme alla Formula Uno, ma non soltanto perché c’è una Formula Uno”.