Editoria

Sole 24 Ore: il giornale non va in edicola. Il Cdr: 6 giorni di sciopero e piano di agitazione

Un pacchetto di 6 giorni di sciopero affidato al Cdr e un più ampio piano di agitazione. Lo hanno stabilito i giornalisti del Sole 24 ore – che oggi non è in edicola – , riunitisi nel pomeriggio del 18 ottobre.
La scelta dell’assemblea è l’ultimo capitolo dello scontro che si è aperto nei giorni scorsi con il direttore Fabio Tamburini per la scelta di far intervistare la premier Giorgia Meloni da Maria Latella e, succesivamente, di uscire (sabato) con un numero ridotto – con all’interno la stessa intervista – nonostante uno sciopero proclamato all’unanimità. Decisione che i giornalisti hanno definito come una “grave condotta anti sindacale” da parte della direzione e che ha portato alla pubblicazione di un “prodotto indecoroso”, con “un’accozzaglia di pezzi raffazzonati”.

L’intervista a Meloni con Fabio Tamburini (foto Ansa)

“In un contesto che vede la premier sottrarsi spesso alle domande dei giornalisti”, il Cdr vede “sempre più concreto” il pericolo che siano gli interlocutori istituzionali a scegliersi gli intervistatori, con, come conseguenza, di dare all’opinione pubblica “un’informazione accuratamente selezionata e compiacente”.

La nota del Cdr

“Domenica 19 ottobre il Sole 24 Ore non sarà in edicola e il suo sito web non sarà aggiornato. L’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti è tornata a riunirsi per affidare al Cdr un pacchetto di 6 giorni di sciopero e un più ampio piano di agitazione che sarà declinato a partire dalla prossima settimana. Tutto questo per protestare contro la grave condotta anti sindacale della direzione che ha inteso far uscire comunque il numero di sabato 18 ottobre, nonostante lo sciopero proclamato all’unanimità il giorno precedente.
Un fatto senza precedenti nei 160 anni di storia del Sole 24 Ore oggi più volte e incongruamente celebrati.
Un numero che conteneva l’intervista fiume alla premier Giorgia Meloni scritta ancora una volta dalla collaboratrice esterna Maria Latella, circostanza che si verifica per la seconda volta in due anni, a danno delle professionalità interne della redazione, ancora una volta mortificate”.

“In un contesto che vede la premier sottrarsi spesso alle domande dei giornalisti, fino ad arrivare addirittura a vantarsene con i grandi del mondo durante il summit di Anchorage – continua il Cdr del Sole 24 Ore – ribadiamo il sempre più concreto rischio di approdare a una deriva nella quale gli interlocutori istituzionali si sceglieranno gli intervistatori e l’opinione pubblica potrà contare su un’informazione accuratamente selezionata e compiacente. Una deriva nei confronti della quale non possiamo restare a guardare”.

“Ci scusiamo con i lettori per la mancata copertura della cronaca di questi giorni – conclude la nota – e soprattutto per il prodotto indecoroso e non all’altezza della storia del Sole 24 Ore andato in edicola sabato 18 ottobre: un’accozzaglia di pezzi raffazzonati, a puro contorno dell’intervista alla premier. Un risultato indecente, da annoverare come peggiore numero del quotidiano mai realizzato”.

Redazione PrimaOnline

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