Warner Bros. Discovery (Wbd) sta valutando la vendita dell’intero gruppo media o della sola entità Warner Bros, dopo aver ricevuto offerte non sollecitate.
E’ quanto sottolinea il gruppo Usa in una nota diffusa ieri e ripresa da Adnkronos.
All’inizio di giugno, Wbd ha annunciato la sua scissione in due parti: la prima, denominata Warner Bros, che comprendeva il business dello streaming e gli studi di produzione, e la seconda, denominata Discovery Global, che supervisionava i canali via cavo e internazionali.
Wbd oggi ha aperto la strada a una possibile vendita di tutto o parte del gruppo, con il Cda che ha avviato una “valutazione delle alternative strategiche” al piano iniziale di scissione di Warner Bros Discovery.
A settembre, diversi organi di stampa hanno riferito che il gigante televisivo e cinematografico Paramount Skydance aveva presentato un’offerta per l’acquisizione di Wbd, che è stata infine respinta dal consiglio di amministrazione del gruppo in quanto troppo bassa. Secondo Cnbc, Netflix e l’operatore via cavo Comcast, proprietario di Nbc e Universal Studios, sarebbero in lizza per il controllo di Warner Bros. Discovery. Paramount Skydance, a sua volta nata dalla fusione di Paramount Global e Skydance Media, finalizzata a luglio, starebbe valutando la possibilità di aumentare l’offerta che era stata presentata.
“Non sorprende che il valore significativo del nostro portafoglio sia sempre più riconosciuto dagli altri operatori del mercato”, ha commentato il Ceo di Warner Bros Discovery David Zaslav, citato nel comunicato stampa. Wbd ha chiarito di non aver ancora definito una tempistica per la revisione strategica. Il piano iniziale di spin-off, tuttavia, è ancora in corso e dovrebbe essere finalizzato, salvo acquisizioni, entro la metà del 2026.
La battaglia dello streaming e il declino della televisione tradizionale stanno portando a importanti riorganizzazioni strategiche tra i principali attori americani. Per competere con Netflix e Disney, i concorrenti stanno cercando di unirsi per rafforzare la propria presenza nello streaming e migliorare la propria redditività.
David Zaslav (Foto Ansa)