Andrea Monti Riffeser (Foto LaPresse)

Editori contro sindacato giornalisti: contratto ancorato a vecchi modelli, Fnsi indisponibile a rivisitazione

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La federazione degli editori replica alla Fnsi sullo stop alla trattativa per il rinnovo del contratto tra le parti. Manca la volontà di rinnovamento, si legge nel testo. In cui si parla anche dell’impatto dell’intelligenza artificiale

“La Fieg evidenzia come il contratto di lavoro giornalistico, rinnovato per l’ultima volta nel giugno 2014, sia rimasto ancorato ai vecchi modelli organizzativi e presenti un elevato grado di rigidità, tanto per gli aspetti normativi quanto per gli aspetti economici”.
Inizia così la nota con cui la federazione degli editori ha replicato al comunicato con cui la Fnsi ha preso posizione sullo stop alla trattativa per il rinnovo del contratto tra le parti.

“Abbiamo pertanto più volte proposto al sindacato di affrontare insieme la sfida di una rivisitazione complessiva del contratto che prevedesse, tra l’altro, un protocollo specifico per favorire le assunzioni dei giovani, così come già sperimentato con successo nei contratti dei poligrafici e dei dirigenti.
Abbiamo invece registrato l’indisponibilità a perseguire la strada di un vero rinnovamento da parte del sindacato che intende limitarsi ad un accordo “ponte” di tipo economico finalizzato al recupero dell’inflazione, senza poter incidere sulla modifica di istituti vetusti e ormai insostenibili come il mantenimento del pagamento delle ex festività seppur abrogate da una legge del 1977″, rileva ancora la Fieg.

“In merito a tale percorso è da ricordare come l’oneroso meccanismo degli scatti di anzianità in percentuale previsto dal Cnlg (laddove ormai quasi tutti i ccnl stabiliscono aumenti in cifra fissa) abbia sostanzialmente tutelato il potere di acquisto dei giornalisti nell’ultimo decennio e le Aziende, sebbene nello stesso periodo di riferimento abbiano registrato un dimezzamento dei ricavi da diffusione e pubblicità, hanno confermato la disponibilità ad un riconoscimento economico superiore a quello concesso nell’ultimo rinnovo del 2014 pur in assenza di risparmi contrattuali”.

L’Ia e la tecnologia

Nella sua replica Fieg ha toccato anche il tema dell’intelligenza artificiale. “La soluzione alle preoccupazioni espresse dal sindacato non può essere ricercata nell’introduzione di vincoli contrattuali di utilizzo destinati ad “invecchiare” precocemente, scrivono gli editori, ma piuttosto occorre un approccio etico da parte delle aziende con la possibilità di dotarsi di Codici che tutelino tanto la professione giornalistica quanto i lettori”.

“Stupisce, è la conclusione, pertanto l’atteggiamento del sindacato che ha finora rifiutato tutte le disponibilità messe in campo dagli editori e ribadiamo la nostra volontà di addivenire ad una soluzione condivisa della vertenza contrattuale”.